ECCO I SADICI BURATTINAI, CANTANDO CON FABRIZIO

ECCO I SADICI BURATTINAI, CANTANDO CON FABRIZIO

Una commedia politica, sociale, esistenziale dal sapore tragico. Risuonano con potenza, in un’esibizione live, la Canzone del maggio, Il bombarolo, Sogno numero due. I versi del poeta Fabrizio De André scivolano nell’anima, in una dimensione astorica, sospesa nel tempo e nello spazio. Le sue parole, una denuncia spietata, un epitaffio:“Per quanto voi vi crediate assolti, siete lo stesso coinvolti”. Spesso la politica è una farsa, e i politicanti sono dei burattinai che giocano sadicamente con le nostre vite.

La burocrazia italiana è raffigurata come una sorta di Leviatano, mostro biblico millenario, che incarna lo strapotere dello Stato. Ne deriva una società corrotta, ampollosa, aborto di ciò che resta della politica del ’68. Fabrizio, il protagonista, è come noi, “figli della stessa rabbia”. I nostri padri, un tempo rivoluzionari, volevano sovvertire l’ordine, distruggere, ricostruire. I personaggi in scena, Desideria Negata, il Governatore, il Capo, la Guardia, all’idealismo giovanile e alla rivolta, hanno preferito la certezza di una vita agiata, ai limiti della legalità. Il Ladro di Anime, Sistema corrotto e mortifero, è alla continua ricerca di chi gli venda l’anima. Finge di dispensare libertà e, dallo stridere delle catene, in un attimo passa ad elargire asfissianti cravatte rosse. La cravatta, simbolo della classe medio borghese; il color rosso, emblema della rivoluzione. Un urlo liberatorio in una società passiva ed inebetita per risvegliare le coscienze.

 

TEATROSOPHIA – ROMA

via della Vetrina 7

DAL  15 AL 17 MARZO  2019

IL LADRO DI ANIME

liberamente ispirato a “Storia di un impiegato” di Fabrizio De Andrè

da un’idea di Alessio Pinto

Regia Alessio Pinto

Oronzo Salvati, Francesco Simone, Fabio Mascaro, Laura Croccolino, Bruno Prestigio, Danilo Branditti.

Musiche dal vivo: Alessio Pinto e Andrea Lulli