LDa mercoledì 2 a domenica 6 gennaio 2019 è di scena Incinto, lo spettacolo scritto da Pietro Marone e presentato dall’Associazione Altra Scena, che vedrà protagonisti all’OFF/OFF Theatre gli attori Olivia Cordsen, Luca Di Capua, Luca Forte e Cristina Todaro, diretti da Tommaso Arati Di Maida e Pietro Marone. Qualche sedia, un tavolino e un divano. Un posto caldo che fa subito casa e quattro amici che si fronteggiano con discorsi brillanti il cui filo rosso è la maternità. Una commedia dai toni alti, con giovani attori pronti a strappare sorrisi e applausi sul palco di Via Giulia.
Un salotto, una cena, una serata comune, quotidiana, annoiata forse. Le intelligenti teste di quattro amici (due coppie) si fronteggiano in discorsi brillanti,piccate prese in giro che delineano i loro caratteri e i loro rapporti. Tutto ha come base la maternità, l’appartenenza. Carla la moglie del protagonista è sterile e lo nasconde al marito per paura della sua reazione. Fausto ed Elisa, coppia in crisi,fanno da coro in questa tragicommedia, protagonisti anche loro di questa assurdità,che li mette di fronte a domande fondamentali. Nessuno di loro poteva immaginare che Carmelo, marito e amico di sempre, avrebbe cambiato per sempre il loro modo divedere la vita. Incinto è colui che decide di essere “pieno” già a partire dallo stomaco e quindi dall’istinto, trovare in sé il coraggio di cambiare quel che non va più bene per se stesso. Essere dunque a stretto contatto con il proprio volere, la propria identità, i propri desideri.
Una gravidanza maschile, inaspettata, un’assurda situazione che vedequattro amici di vecchia data mettere in discussione la propria vita e leproprie convinzioni. I conflitti generazionali, le tare familiari di ognunodei personaggi si scontrano, muoiono e risorgono (forse) duranteun’unica serata. Carmelo, anti-eroe della vicenda, decide di caricarsi sullespalle la responsabilità di re-agire e di de-strutturare le convinzionifasulle che circondano l’uomo contemporaneo. L’informe ombra deipersonaggi, che si trascinano nel mondo, viene individuata esmascherata dall’amico folle e geniale. Cosa significa non avere identità?Cosa significa giustificarsi? Queste le domande orfane di risposta chevanno ad infrangersi su un muro ben più spesso e duro mostrando lafragilità dei legami e di come spesso la consapevolezza delle scelte fattedovrebbe generarsi da un senso di responsabilità e non dall’inerzia divivere.”Essere incinto” assume quindi un significato non puramente letterale,ma esistenziale. Partorire equivale a rivelare ciò che è dentro di noi eanalizzarlo: dubbi, difese, strutture e pregiudizi. Siamo in strada di nottee vediamo una luce accesa di una finestra. Quello che accade dentropossiamo solo immaginarlo.
Dal 2 al 6 gennaio 2019
VIA GIULIA, 19, 20, 21 – ROMA
OFF/OFF
DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA
Associazione Altra Scena
INCINTO
di Pietro Marone
con Olivia Cordsen, Luca Di Capua, Luca Forte e Cristina Todaro
Regia di Tommaso Arati Di Maida e Pietro Marone