FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
LA CAPORETTO DELLA POLITICA
“Un’idea senza posto a sedere è capace di fare la rivoluzione”, diceva Leo Longanesi; non riuscendo a fare la rivoluzione, aggiungiamo noi, si esercita con l’indignazione. Un sospetto di andropausa della sinistra conferisce una carnagione fegatosa ai “moralisti-zeppelin”, restii a invecchiare. Diceva Oscar Wilde che “se l’uomo delle caverne avesse potuto ridere la storia sarebbe stata diversa”. Oggi, acrobati moralisti insultano potenti per conto di altri potenti. E’, il loro, un “moralismo placebo”: il bersaglio si lascia maltrattare ma non subisce danni. L’importante è di rappresentare la parte più onesta del Paese.
Otto von Bismarck, a proposito della politica, sentenziava: “Non si mente mai tanto quanto prima di una elezione, durante una guerra o dopo una partita a caccia”.
Il titolo del film “Io sono un autarchico” potrebbe essere l’etichetta per i direttori dei telegiornali italiani. Il loro orticello preferito è la politica, vero oppio del popolo. Un intrattenimento che ci porta, come scrive Saul Bellow, nella “irrealtà”. Così dimenticare Emil Cioran e il suo “L’inconveniente di essere nati” vuol dire immergersi come lo struzzo nella sabbia e non studiare le reali ragioni del calvario che l’umanità attraversa con il Covid19.
La “conquista” dell’Italia da parte dei cattocomunismi è avvenuta grazie alle “convergenze parallele” di Aldo Moro. Gli ex comunisti hanno portato la sciagura di un sindacalismo selvaggio che ha messo tutto il popolo rosso in uno stato di apatia e sonnolenza in cui è disposto a subire qualsiasi sopruso purché gli si restituisca il lavoro e il vitto. Tutti si agghindano da uomini delle istituzioni come i granchi si agghindano di alghe.
Emil Cioran, alla maniera di Giacomo Leopardi, ci aiuta ad accettare la morte. Togliete la paura agli uomini e le “multinazionali della disperazione” entreranno in crisi. La logica negatrice dello scrittore romeno ha affascinato generazioni di giovani in tutto il mondo; non contempla il suicidio: la vita è così poca cosa da esimerci dal porvi fine.
MAURIZIO LIVERANI