Un nuovo anno sta per cominciare, mentre uno sta fer finire: ma non può finire senza il riferimento ad un fatidico anniversario, di quel ’68 che, cinquant’anni fa, segnò lo spartiacque fra due mondi, tra passato e futuro, nel bene e nel male, ma comunque ineluttabilmente.
Celebriamo culturalmente questo anniversario segnalando il libro di Paolo Brogi che illumina di informazioni e di fondamentali riferimenti il ricordo di un anno cruciale: “’68 Ce n’est qu’un début… storie di un mondo in rivolta”.
’68, FU SOLTANTO L’INIZIO…
Da Roma a Berlino, passando per New York, Parigi, Tokyo, Milano, Chicago, Trento, Pisa, Torino, Dakar, Rawalpindi, Belgrado, Praga, Varsavia, Istanbul, Rio de Janeiro, Città del Messico, il racconto di quella stagione insuperabile di speranze e rivolta che fu il ’68.
Un anno che ha segnato il mondo
intero e che a mezzo secolo di distanza fa ancora parlare di sé, ripercorso in
un caleidoscopio di situazioni con la voce dei suoi protagonisti, attraverso
una raccolta minuziosa di preziosi frammenti e immagini, con storie inedite e
testimonianze di chi c’era.
L’occupazione di Palazzo Campana a Torino, il Vietnam Kongress a Berlino, la Columbia University e i Weathermen negli Stati Uniti, i contadini e gli studenti giapponesi a Narita, i cattolici dell’Isolotto a Firenze e la scuola di Barbiana, il contro-quaresimale a Trento, le comuni, il liceo Parini occupato a Milano e il Mamiani a Roma, gli scontri e i ferimenti alla Sapienza, la scoperta che alla Fiat si può scioperare, gli operai di Latina che si ritrovano cantando Azzurro, quelli della Bicocca in lotta contro il cottimo e quelli dell’Henraux che scaricano blocchi di marmo in mezzo alle strade, gli Uccelli di architettura a Roma, i terremotati del Belice caricati dalla polizia, la contestazione al Festival di Venezia, la quattro giorni di Chicago, i roghi umani a Varsavia contro l’imperialismo russo, Valdagno e la statua di Marzotto buttata giù, il Maggio francese, i braccianti ammazzati ad Avola, le manifestazioni in Brasile, la strage di Tlatelolco, la Scala, la Bussola e tanto ancora. Con 250 minibiografie di chi c’era, la cronistoria e un tributo alle vittime del ’68. Con foto di Uliano Lucas, Silvio Pasquarelli e Sergio Gattai.
Paolo Brogi, giornalista, nel ’68 era a Pisa. Ha lavorato a «Reporter», «L’Europeo», «Il Corriere della Sera». Ha un blog, www.brogi.info. Tra le sue ultime pubblicazioni per Imprimatur: Uomini e donne del Sud (2012), Eroi e poveri diavoli della Grande Guerra (2014), Ho avuto un’idea (2015)e Impiccateli! (2016)
‘68
Ce n’est qu’un début… storie di un mondo in rivolta
di Paolo Brogi
ISBN 978 88 6830 600 7 | 16,00 €
14×21 brossura con bandelle | pp. 336 _