Louis-Ferdinad Céline è considerato uno dei grandi scrittori del Novecento, autore di pagine tra le più incisive sul disastro sociale e morale della guerra, ma è, allo stesso tempo, un intellettuale controverso per le proprie prese di posizione e un certo antisemitismo, anticonformista nella vita e nella scrittura. Filippo La Porta, studioso che ha lavorato a lungo su Céline, lo racconta e spiega. Francesca Benedetti, attrice di gran temperamento e vena essenzialmente drammatica, vanta una grande e lunga carriera, dagli inizi con Orazio Costa e poi con i maggiori registi del secondo Novecento, da Strehler a Perlini, sino alle prove recenti anche con giovani registi e autori. La Benedetti interpreta un monologo costruito sui testi di Celine da Luca Scarlini e Massimo Verdastro: Madame Céline, o il ballo della malora – Louis-Ferdinand Céline e Lucette Almanzor: un amore in guerra, proposto con musiche di e a cura di Marco Bianco.
Nel 1943 Céline sposò Lucette Almanzor, interprete di danze indù e poi didatta, e con lei attraversò il disastro della fine del Reich. I due lasciarono Parigi al momento dello sbarco alleato in Normandia. Lo scrittore si era esposto con gli occupanti, aveva all’attivo opere antisemite che gli avevano attirato attacchi, aveva bisogno di andarsene. La mèta era la Danimarca, raggiunta faticosamente, e dove fu destinato alla prigione e alla miseria, dopo una immersione nel Crepuscolo degli Dei hitleriano, come racconta con feroce umorismo nella sua ultima opera capitale, la “Trilogia del Nord”, composta da ‘Nord’, ‘Da un castello all’altro’ e ‘Rigodon’: queste opere gli dettero fama e successo, dopo gli anni dell’esilio e dell’ostracismo.
Da esse, ma anche dal capolavoro ”Viaggio al termine della notte” e da ”Pantomima” per un’altra volta, oltre alle memorie di Lucette Destouches ”Cèline segreto” e a quelle di Robert Poulet ”Il mio Cèline”, prende forma Madame Céline o il ballo della malora, una scrittura che narra di una unione a prova di tutto, precipitata nel disastro della Storia, nella villetta suburbana di Meudon, dove Lucette dava lezioni di danza, e Cèline, che era laureato in medicina, scriveva della propria personale discesa agli inferi e si dedicava alla cura di poveri e indigenti.
Tutti i protagonisti della serata intervengono a titolo gratuito, per contribuire a una raccolta di fondi per L’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo, che gestisce la casa museo di Pirandello a Roma.
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UN AUTORE IN SCENA A CASA PIRANDELLO
FRANCESCA BENEDETTI E FILIPPO LA PORTA
SERATA LOUIS-FERDINAND CÉLINE (1894-1961 a 55 anni dalla morte)
DOMENICA 14 FEBBRAIO ORE 18.00
Filippo La Porta introduce al mondo di Céline e Francesca Benedetti recita il monologo
“Madame Céline, o il ballo della malora”
(Louis-Ferdinand Céline e Lucette Almanzor: un amore in guerra)
di Luca Scarlini e Massimo Verdastro dall’opera di Céline
MUSICHE DI E A CURA DI MARCO BIANCO
Per partecipare si invita a fare una donazione di 10,00 euro
E’ GRADITA LA PRENOTAZIONE
Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo – Studio di Luigi Pirandello
Via Antonio Bosio 13b – 00161 Roma – Tel: 0644291853 – 3490712661
www.studiodiluigipirandello.it posta@studiodiluigipirandello.it