AL BANDO L’INTELLIGENZA

di MAURIZIO LIVERANI 

Nel nostro Paese l’intelligenza è ormai declassata a tal punto da essere persino nociva in chi la coltiva.

“L’autorità odia l’intelligenza perché nell’intelligenza sente l’avversario che presto o tardi la vincerà”, è di Alberto Savinio. E’ per questo che molte persone dotate si mettono volontariamente “al bando”.

Per soprammercato, i giovani intellettuali politicizzati non hanno, oggi, una consistenza cerebrale di lana fina.

Incombe nel mondo un onesto silenzio intellettuale, mentre prende piede un odio feroce verso il diverso.

L’elogio dell’ateismo non rivela nessuna efficacia in mancanza di alternative. E’ una protesta che colpisce tutto: la morale, la legge, la politica, l’arte, la letteratura, le idee nuove come le idee vecchie. Una protesta, quella ateista, nella quale si scorge soltanto di essere testimoni più attenti del disfacimento.

Se si dovesse dedurre l’essenza dell’ateismo l’uomo verrebbe immediatamente iscritto nel novero degli amletici.

Per i seguaci dell’ateismo rosso la Curia è sempre reazionaria e la sua apparente disposizione al bene e alla bontà è frutto di un calcolo.

Le apparenze del nemico da combattere sono continuamente mutevoli.

Con due partiti apparentemente rivali, l’Italia è approdata alla tecnica della sostituzione di persona; a prendere i panni dell’altro per fare le stesse cose.

Chi dice che in Italia non c’è sviluppo? Non c’è giorno senza una nuova formazione politica inutile ma pretenziosa.

Non è una menzogna affermare che in Italia i diritti del cittadino sono difesi meglio se si dichiara anti-sistema. I governi, con le loro incertezze, fanno il gioco degli estremisti.

MAURIZIO LIVERANI 

(dal libro “Aforismi sospetti” di Maurizio Liverani)