Chiede scusa per la bocca impastata, non ha piĆ¹ denti. Ma intanto sciorina come acqua fresca i versi di Ugolino che rode il cranio allāarcivescovo Ruggieri.
Reclama la perduta gioventĆ¹. Quando si sentiva addosso la forza di un leone. Ma sta narrando lāoccupazione del Centro Sociale Autogestito… era il NovantatrĆ©… a quasi settantāanni!
Poi ti ammonisce: certo che morire si muore tutti… perĆ²… perĆ²… e leva alto il suo āperĆ² campamo!ā, lāinno piĆ¹ dolce e indifeso alla bellezza della vita.Ā
Si sente lāultimo dei Mohicani, Alfio Pannega, mentre racconta di quando si sveglia… ogni mattina… accende la luce da capo al letto… guarda lāora… āle quattroā… e tu pensi che ora salta su, da un momento allāaltro, col vigore di Chingachgook… e invece… sistema il cuscino, si volta di lĆ … dorme fino alle otto…
Perle di saggezza popolare. Motti di spirito mordace. Disincanto. UmanitĆ sincera.
Lāabbiamo sorpreso intanto che versava nei barattoli il finocchio raccolto a Castel dāAsso. Non ha saputo dirci no. Ć un sogno che culla dentro da troppo tempo: āSe famo un libro io soā contento, porca miseriaccia cane!ā
Siede. Poggia il mento sul bastone. Socchiude gli occhi. A tratti sembra da unāaltra parte. E invece. Quel suo sorriso affilato, sornione, trabocca di carisma. Ti chiama per nome. Racconta.
Uno scrigno. Tesori incalcolabili. Sotto i tuoi occhi sfilano storie, mestieri, cose, luoghi, saperi, parole di una Viterbo (di un mondo) che non cāĆØ piĆ¹. Lunghi quanto il secolo appena trascorso: il secolo breve. E travagliato. (Antonello Ricci)
NELLA FOTO: a sin. ALFIO PANNEGA a ds. ANTONELLO RICCI
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La Banda del Racconto
presenta ALLORA ERO GIOVANE PURE IO
di e con PIETRO BENEDETTI
VenerdƬ 26 febbraio 2016 ore 21.00
Circolo ArciĀ Il Cosmonauta
via della Polveriera
Viterbo
Uno spettacolo
sulla travagliata e poetica vita di
Alfio Pannega
IntroduceĀ Antonello RicciĀ
Patrocinio delĀ Sistema Museale di AteneoĀ
assistenza artisticaĀ Michela Benedetti
consulenza letterariaĀ Antonello Ricci
collaborazione dellaĀ Casa Editrice Davide Ghaleb