ANGELICHE FARFALLE IN DONO ALLA CASINA
L’artista Annalia Amedeo, dopo la personale tenutasi dall’ottobre
2017 al gennaio 2018, dona in maniera permanente l’opera Angeliche
Farfalle # 4 alla Casina delle Civette che, essendo un Museo di arti
applicate, si fa scrigno di una porcellana preziosa realizzata con
una tecnica raffinata che va ad accrescere il patrimonio del Museo
via via arricchito da opere di arte contemporanea.
L’opera
fa parte di una installazione site specific di quattro
sculture
realizzate
nel 2017 in occasione della mostra “Sinestesie, natura,
storia
arte” a cura di Elena Paloscia tenutasi presso il Museo e
la
Dipendenza
della Casina delle Civette di Roma.
Angeliche
Farfalle # 4 verrà collocata nella stanza delle Rondini: le
figure
astratte presenti nell’opera di Annalia Amedeo dialogano in
maniera
superba con le vetrate del Balcone delle Rose del 1920 di
Paolo
Paschetto
dai delicati effetti cromatici. In Angeliche Farfalle # 4,
come
scrive la Responsabile della Casina delle Civette Maria
Grazia
Massafra,
“la dimensione onirica di questa figura rimanda a un
tema
iconografico
già presente nella decorazione della Casina delle Civette:
le
variopinte farfalle, trafitte di luce, che volano nel
giardino
incantato
del Balcone delle Rose. La farfalla rappresenta il percorso
di
trasformazione
e di evoluzione spirituale dell’essere umano dallo stato
profano
a quello sacro, attraverso i suoi mutamenti: uovo, bruco,
crisalide,
individuo adulto. Attraverso l’alchimia della luce e del
fuoco
l’essere naturale, materia primordiale, diviene essere angelico
o
divino.
Le donne/farfalla di Annalia Amedeo vengono colte nel momento
della
loro trasformazione ‘esoterica’, e sono cariche di tutta
quella
sofferenza
necessaria per divenire esseri angelici. In questa
inquietudine
si esprime la modernità delle opere di Annalia Amedeo,
opere
in cui si percepisce l’incessante tensione dell’essere
naturale
verso
la luce spirituale per ‘vedere e conoscere’ il senso ultimo
delle
cose”.
E’
la stessa Annalia Amedeo a spiegare che la serie “Angeliche
farfalle”
ispirata
ad un racconto di Primo Levi è costituita da quattro volti di
Venere
su cui viene registrato, attraverso gli interventi dell’artista,
un
cambiamento di stato, in cui la natura è “testimone attiva di
questa
evoluzione”.
La metamorfosi colta nel momento stesso in cui essa stessa
si
manifesta, trasforma i bellissimi volti in strane creature:
angeli,
farfalle
o cosa? Ed è questo il punto di domanda che vuole porre
l’artista
al fruitore dell’opera.