di Maurizio Liverani
L’Apocalisse, preannunciata da Papa Wojtila, fu accolta come una notizia di un buontempone dello spirito. Il Papa polacco era invece consapevole che una religione attinge un più alto grado di nobiltà quando si riconosce, umilmente, come una superstizione e guarda con una certa indifferenza alla propria eclissi. Questo concetto è svolto ne “Il Demiurgo cattivo” di Emil Cioran. Dobbiamo ammettere che il rinnovarsi di cataclismi e di sciagure con puntuale ripetitività si traduce in cupa angoscia negli animi dei credenti e dei non credenti. C’è persino chi gioisce perché in questo sconquasso tellurico intravvede la malafede: quella dell’esistenza di un creatore. Giacomo Leopardi è stato un accanito demolitore di questa figura pur essendo un eccelso estimatore della bellezza del creato. Grazie alla bellezza della “creazione”, che in questi tempi conosce brutali offese, l’uomo, che nei sacri testi è dotato di un animo buono ma anche di impulsi perversi, ha conosciuto epoche di straordinaria creatività: cultura, civiltà, progresso. Se questo “presunto” ideatore della terra si adopererebbe, secondo i non credenti, a demolire la sua splendida opera potremmo dire con Cioran che è un “demiurgo cattivo”. Ma c’è anche chi da fervido credente interpreta l’accanimento distruttivo, che stiamo registrando, come una forma di punizione impartita dall’alto all’umanità corrotta e perversa. Insomma, si passa da un’idea all’altra. Le divergenze politiche sono inutili, ridicole al confronto di questo dibattito. Una forma di divergenze che mantengono viva la religiosità e la contro-religiosità. Tra i non credenti c’è chi tifa per Papa Wojtila e l’Apocalisse e c’è, invece, chi è in linea con la visione tradizionale incarnata da Papa Francesco. Quando una catastrofe è vicina, sorprendentemente, diminuisce la paura; lontana desta più allarme. Oggi non possiamo dire che sia giunto il momento critico. La vita continuerà imperterrita tra alti e bassi secondo i dettami della religione ufficiale, con papi che utilizzano le sciagure per aumentare il potere della Chiesa sulle anime e consentire che i popoli si amino e si odino secondo le convenienze economiche.
Maurizio Liverani