E’ una produzione Argot ad aprire ufficialmente la stagione all’Argot Studio per la sezione large; Misantropo, ovvero liberi esperimenti dell’arte del vivere sociale di Molière, la traduzione, l’adattamento e la regia di Francesco Frangipane. Il debutto è previsto per il giorno il 4 ottobre alle ore 20.30 (e sarà in scena fino al 23 ottobre 2016). Il Misantropo è ancora oggi uno straordinario ritratto della società contemporanea, un palcoscenico vivente in cui tutti i personaggi esibiscono i propri esperimenti riusciti, trucchi smascherati e acrobazie maldestre proprie dell’arte del vivere sociale. Una meravigliosa occasione per raccontare la società in cui viviamo e per mettere in mostra vizi e virtù dell’uomo attraverso le mille pieghe dell’animo umano, dalle note di regia di Francesco Frangipane.
Non siamo alla corte di Francia del seicento ma al vernissage dell’artista poliedrico Oronte. Fra risate perfide, pettegolezzi impastati di spritz e l’ennesimo ballo selezionato dal dj in sala, si susseguono le false promesse d’amore dell’affascinante Celimene all’innamorato Alceste, parole che dicono il contrario di quello che intendono, adulazioni di convenienza. E come quelle opere esposte nella scenografia, sotto la cui aura concettuale si nasconde il nulla, così sembra succedere anche ai personaggi, che svelano l’impietosa superficialità di una vita costruita sull’apparenza. Tutto con Il Pubblico situato al centro della scena, spettatore muto ma centralissimo di una scena di vita in cui può solo osservare – osservandosi – questa fauna di uomini e donne che con fare snob e borghese si studiano, analizzano e recitano tra di loro la parte più congeniale che possa sopravvivere e trionfare in società.
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ARGOT PRODUZIONI
MISANTROPO
Ovvero liberi esperimenti dell’arte del vivere sociale
di Molière
traduzione, adattamento e regia Francesco Frangipane
Arcangelo Iannace, Alceste
Francesco Zecca, Filinte
Vincenzo De Michele, Oronte
Vanessa Scalera, Celimene
Miriam Galanti, Eliante
Silvia Salvatori, Arsinoè
Matteo Quinzi, Acaste
Gilles Rocca, Clitandro
musiche e DJ set Antonello Aprea,
scenografia Francesco Ghisu, costumi Cristian Spadoni, light designer Giuseppe Filipponio
foto Manuela Giusto
I versi recitati da Oronte e Celimene sono del Poeta Norberto Fratta Pumpuli