Arriva in Umbria, a Gualdo Tadino, dal 18 aprile al 30 ottobre, la mostra a cura di Vittorio Sgarbi, Arte e Follia. Antonio Ligabue-Pietro Ghizzardi, presso la Chiesa Monumentale di San Francesco.
Ottanta opere – oltre cinquanta del maestro Ligabue – che raccontano un linguaggio espressivo unico e personale, al di là e al di fuori di scuole, di maestri e di modelli: una affabulazione concitata, metafora della loro difficile esistenza, dei loro sogni, dei loro desideri. Entrambi, senza allontanarsi dalle rive del Po, hanno saputo raggiungere vette altissime di espressività emergendo nel panorama dell’arte italiana del secondo Novecento. La mostra è aperta dal martedì alla domenica e festivi. L’evento è promosso dal Comune di Gualdo Tadino, dal Polo Museale, dalla Regione Umbria, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Main sponsor Rocchetta. Consulenza scientifica Centro Studi e Archivio Antonio Ligabue.
Dopo il successo riscosso nelle mostre di Mantova e di Fontanellato al Labirinto di Franco Maria Ricci, nell’ambito delle manifestazioni sotto l’egida di Expo Milano, l’accoppiata Ligabue e Ghizzardi si rinnova in una mostra dal titolo ‘Arte e Follia. Antonio Ligabue-Pietro Ghizzardi’ che verrà inaugurata domenica 17 aprile a Gualdo Tadino in provincia di Perugia, nella Chiesa monumentale di San Francesco, splendido esempio di arte devozionale legata all’ordine francescano. Edificata alla fine del XIII secolo, al suo interno si possono ammirare gli affreschi di Matteo da Gualdo e altre opere del XIV e XV secolo.
L’esposizione è curata da Vittorio Sgarbi, organizzata da Augusto Agosta Tota con la consulenza scientifica del Centro Studi e Archivio Antonio Ligabue di Parma e promossa da Comune di Gualdo Tadino, Polo Museale Città di Gualdo Tadino, Regione Umbria, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia sotto il coordinamento generale di Catia Monacelli.
Ecco dunque Ligabue e Ghizzardi che raccontano insieme se stessi e la loro vicenda individuale, illustrano il loro personalissimo mondo creativo, unici nel loro genere, sono contemporanei nel limite ristretto di una topografia padana di pianura inventata e riscritta dal lavoro dell’uomo.
Entrambi hanno conosciuto la marginalità sociale, le difficoltà dell’esclusione e della povertà, la modestia di una formazione e di un bagaglio culturale che li obbligava a cercare in se stessi i motivi per un’iconografia che ricostruisse il loro mondo fantastico, permettesse loro di comunicare con gli altri, raccontare le emozioni più profonde e autentiche. Entrambi hanno quindi creato un linguaggio artistico assolutamente personale, al di là ed al di fuori di scuole, di maestri e di modelli: una affabulazione delle metafore della loro esistenza, dei loro sogni e dei loro desideri. Entrambi hanno raggiunto vette di altissimo livello per cui si possono oggi considerare, a pieno titolo, maestri geniali dell’arte del XX secolo.
La mostra sarà documentata da un catalogo curato con la consueta eleganza grafica di Franco Maria Ricci e testi di Vittorio Sgarbi, Marzio Dall’Acqua, Pascal Bonafoux.
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Dal 18 aprile al 30 ottobre a Gualdo Tadino nella Chiesa Monumentale di San Francesco
ARTE E FOLLIA LIGABUE E GHIZZARDI, IN UMBRIA LA MOSTRA CURATA DA SGARBI
L’inaugurazione è in programma domenica 17 aprile alle 17.30