ATLANTISMO MACHIAVELLICO

di Maurizio Liverani

La partita politica si vince al tavolo della sovranità limitata. Alla propagazione di sicurezza, in questo momento, per l’Italia contribuisce la Cia che già affidò delicate missioni al nostro governo, ad esempio, per la guerra in Kosovo. Questo monopolio, dopo aver dato i suoi frutti, può passare in altre mani. Le tecniche per il mantenimento del potere in questo modo sono criticate; la Cia, dopo aver tenuto D’Alema a frollare come un pollo al gancio dei suoi interessi, lo ha lasciato cadere senza rimpianto. Nella condotta della Cia si scoprono marchingegni assai abili come quello di organizzare un’accoglienza faraonica al nostro premier Matteo Renzi, segno che l’Italia prende le “doverose” distanze dall’UE. Il governo italiano manovra in combutta con la Casa Bianca che, attraverso la Cia (come con il Kgb nel ’78), sarebbe dietro la fine di Moro e di tante vicende oscure della nostra recente storia. La Casa Bianca ha bisogno che in Italia governino uomini prudenti e in una certa misura servili. Craxi e Andreotti “non” andavano bene; il primo, a più riprese, ha tutelato la dignità nazionale come a Sigonella; il secondo, con la sua Ostpolitik, dava non poco sui nervi ai “poteri occulti” al di là dell’oceano. Oggi, il rapido ingresso degli eredi del Pci nel campo governativo è un ammonimento – scriteriato – agli oppositori del renzismo che in ossequio, anche e non solo per questo, alla sovranità limitata compie una missione utile agli Usa senza il rischio di subire la controffensiva europeista. Soltanto malumori di facciata. Matteo Renzi cerca la conciliazione dei punti di vista della Casa Bianca con quelli degli Stati europei. Nell’immediato, vede la stessa coalizione che ha vinto la guerra contro l’Unione sovietica; al suo posto avrebbe voluto esserci D’Alema che quand’era a Palazzo Chigi, quasi ogni giorno, diceva: “Siamo bravi a stare al governo e contemporaneamente all’opposizione”. E’ livido di rabbia perché il suo nemico Renzi ha in mano questa atout fondamentale per ricompattare l’occidente. Comica è la meraviglia di molti italiani, quasi che i propositi della Cia non si conoscano da anni. Il premier, per esercitare il suo potere, ha distribuito, con intelligenza benefica, poltrone a uomini di questo e quel partito di sostegno. Contro questa impostazione si sono schierati personalità di poco conto, secondo le quali in questa politica c’è una rinuncia alla sovranità nazionale. E’ un disco, questo, che sentiamo da tempo. Paradossalmente, la maniera migliore per rispondere agli obiettori e alle critiche è quella di mettere in pratica questa politica dell’Alleanza atlantica che è ormai un fondamento “mistico”, non avendone altri.

Maurizio Liverani