BAR-ARTE: LA NUOVA PROPOSTA DI SILVIO BENEDETTO
Ha il buon sapore di quella tradizione che osterie e ristoranti avevano (a Venezia, Parigi, Milano e altrove) di esporre tra i loro animati tavoli pregevoli opere di noti artisti, questa nuova proposta artistica di Silvio Benedetto che ĆØ stata accolta con entusiasmo in un locale dell’agrigentino e in un centrico locale romano.
Benedetto non ĆØ certamente nuovo agli incontri col pubblico in luoghi atipici, sia nella sua attivitĆ pittorica che teatrale.
In un angolo frequentatissimo di Trastevere, nella strada, tra le automobili, ha presentato la sua Giovanna D’Arco con Eliana Pizzichi e Gilberto Vitali. A Fiano Romano, in un garage, con spettatori ed attori all’interno di numerose automobili, per il Teatro Autonomo di Roma con Alida Giardina, ha presentato “Il Signor X” di Michele Perriera, tra il pubblico anche Monica Vitti e Michelangelo Antonioni. Con Olga Macaluso ha realizzato “La Madre Argentina” nelle stanze diroccate del Vicolo Marotta, nei pressi dei centralissimi “Quattro canti di CittĆ ” di Palermo. Sempre a Palermo Benedetto, all’inizio degli anni ’70, giĆ molto noto come artista pittore, ha scandalizzato l’ambiente critico culturale esponendo in un bar di Via LibertĆ le sue opere sulla Santa Teresa con presentazione di Leonardo Sciascia. Ancora con Olga Macaluso, in diverse cittĆ , “Pittori in vetrina” e “Biblioteca ambulante”. Con Silvia Lotti “Las baldosas que caminan” in Germania a Lubecca e, in tanti piccoli e grandi centri urbani, diverse edizioni di “BarArte”.
A proposito di Bar: il maestro italo-argentino Silvio Benedetto, oggi vitale e propositivo ultra-ottantenne, portando sempre avanti il suo manifesto “Arte come azione nel contesto urbano” e i suoi concetti di “Rapporto tra pittura e architettura” (vedi ad esempio il saggio di Leonardo Benevolo “Benedetto e l’architettura”) sta dipingendo in Sicilia, al Bar Vinci, una parete sul tema “il mito”, e a Roma sta realizzando sul tema della danza diverse figure per le 4 grandi colonne del Bar Olimpico ingresso al teatro omonimo.
Dunque, ancora una volta, l’arte di Benedetto al di fuori delle gallerie, dei musei, in dialogo col pubblico. Ancora una volta immagini percepibili da diversi punti visivi, con una luce spesso cangiante. Per uno spettatore, distratto o attento, in movimento.
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Nelle foto: āIl Mitoā, una parete dipinta da Silvio Benedetto nel Bar Vinci, in Sicilia, e “Tango”, una nuova opera di Silvio Benedetto per il Bar Olimpico di Roma