BUONE NOTIZIE

FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
 
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“Gli opportunisti hanno salvato i popoli; gli eroi li hanno rovinati”, questo scrive nel “Sommario di decomposizione” Emil Cioran in un capitoletto dedicato alla “difesa” della corruzione. Dice: “I disastri delle epoche corrotte sono meno gravi dei flagelli causati dalle epoche di fanatismo… C’è più dolcezza nel vizio che nella virtù, più umanità nella depravazione che nel rigorismo”. Per noi tutto ciò non è una rivelazione perché nella difesa della corruzione siamo maestri sin dalla proclamazione dell’Unità d’Italia. Un miraggio di sana democrazia si sposa con l’intesa tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi che solo vent’anni fa avrebbe sollevato indignazione. Il subbuglio sarebbe diventato il clima stabile del Paese. Oggi, questa coalizione è vista come un buon insegnamento. Silvio ha ridimensionato i collaboratori che si erano arrampicati sulle ascisse e sulle ordinate per dimostrare che la sua politica era quella adatta per arrivare alla vetta della strategia. In molti pensavano che avrebbe creato una baracchina di bibite e rinfocolato il più fosco “forcaiolismo” anticomunista. C’era chi si augurava che il suo partito avrebbe lasciato, in queste elezioni regionali, soltanto macerie. Umanizzato, Silvio, dopo le sue ultime scelte che lo accostano a Salvini e Meloni, riceve consensi da molte parti. L’obiettivo di rilanciare la destra e non lasciarla subalterna completa il quadro della sua rinascita. Finalmente, sostengono i commentatori più accreditati, è tornato prigioniero del suo sogno del risorgimento liberale. Salvini, con Berlusconi, è ricorso alla strategia del buon vicinato; su ben tracciati solchi si è formata una coalizione tra le tre forze più rappresentative della destra. In questa manovra rientra la decomposizione del movimento di Luigi Di Maio, costretto a uscire di scena da un accordo sottotraccia tra destra e sinistra. Il castello in aria da lui costruito è caduto senza destare sensazione. Le prospettive che si aprono sono quelle di una riedizione del centrosinistra in opposizione a un centrodestra. Adattandosi alle buone maniere, le due fazioni hanno la possibilità di sfuggire all’attuale realtà cretinizzante.

MAURIZIO LIVERANI