C’E’ CRISI, QUELL’ASSEGNO FA COMODO

Debutto romano l’8 marzo per L’accompagno di papà, la nuova commedia ispirata a fatti di cronaca, scritta e diretta da Roberto Marafante e interpretata da tre nomi noti del doppiaggio italiano: Teo Bellia, Alessandra Bellini e Gianluca Cortesi.

“L’accompagno” infatti non è soltanto un’espressione garbata da dire a qualcuno che sta camminando da solo, ma è anche la contrazione della frase “assegno di accompagnamento”, un sostegno economico previsto dallo Stato a persone con un alto grado d’invalidità.

Questo assegno fa comodo a Lucia, giovane donna divorziata e disoccupata, per sé e per il suo vecchio genitore con il quale condivide ormai casa e pensione. Fa comodo al dottor Mario Magnesio, burocrate a cui Lucia si è “concessa” per sveltire le pratiche di richiesta dell’assegno. Fa comodo a suo fratello Gino che, tornato a casa da Berlino, non ha più voglia di tentare la fortuna all’estero. Insomma tutti sperano di vivere ancora sulle spalle del vecchio genitore. C’è però un piccolo giallo attorno al quale si sviluppa questa commedia all’italiana dal finale amaro: non si trova più il papà! Come nella migliore tradizione teatrale, tutto avviene in un giorno, dalla rivelazione alla catarsi, e le risate scatenate dall’aspetto surreale della storia inducono ad una inquietante domanda: tutto ciò può accadere o è già accaduto da qualche parte?

“L’accompagno di papà è una commedia comica e amara sulla realtà contemporanea dove la crisi economica, ma soprattutto quella dei valori, ha stravolto i rapporti, alterato le regole, creato nuove forme di legami” – racconta il regista Roberto Marafante – “tanto che ciò che prima poteva sembrare impensabile, diventa ora possibile”.

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Teatro de’ Servi

La Bilancia Produzioni presenta

Dall’ 8 al 27 marzo 2016

L’accompagno di papà

con

Alessandra Bellini (Lucia)

 Gianluca Cortesi (Gino)

Teo Bellia (Mario Magnesio)

scritto e diretto da Roberto Marafante

aiuto regia Lilla Vancheri – scenografia Salvatore Macri’

luci e fonica Sacha Pilara – grafica Simona Chirizzi – foto Marco D’Elia