di Maurizio Liverani
In quest’epoca scettica che non crede né in Dio né in Marx né nella democrazia né nella morale (oppure crede in tutto quanto insieme, il che è lo stesso) può gabellarsi per “grande” anche Alfio Marchini il quale è arrivato a correre per il Campidoglio senza dover dispiegare tutta la sua capacità imprenditoriale né l’intrigo lento e complicato. Gli va riconosciuta l’abilità di sembrare l’incarnazione di qualcosa di incorporeo perché nel suo curriculum non ci sono tracce bavose di comunismo o di altre ideologie. Se sarà eletto sindaco di Roma avremo la conferma che il famoso “patto” del Nazareno ha dato una prova esauriente permettendo al neo candidato di dire che se diverrà sindaco non celebrerà mai una unione tra omosessuali; ma rispetterà la legge. L’amore è sacro, ha urlato in un’ assemblea. Peccato che “non abbia potuto” aggiungere che anche il famoso Concordato non lo è. Per conservarsi il piacere soggettivo di ritenersi estremamente in gamba, non ha fatto la distinzione, introdotta da più fini intelligenze, tra amore e sessualità; due stati d’animo separati e contrastanti. Ma per essere ascritti tra i grandi bisognerà ancora attendere molto. La iattura del Concordato pesa su questo Paese che non crede né in Cristo né in Marx. Le nostre previsioni, nel caso l’erede della “famiglia-rossa” Marchini divenisse primo cittadino della capitale, forse si avvereranno. Un senso antico di predestinazione induce i romani ad augurarselo. Da quanto abbiamo registrato quasi involontariamente, essendo nato in una famiglia di fascisti e poi messomi contro, so che grossi caporioni, divenuti successivamente comunisti, hanno sempre affermato che Mussolini era un grande architetto ma ostacolato dalla Curia romana. Per sapere alcune verità in Italia bisognerà uscire dalle catacombe del tempo. Testimoni ne restano pochi. Nel dopoguerra si raccontava che Pietro Nenni, quando venne nominato ministro degli Esteri, preferì come consiglieri funzionari di parte liberale perché dei “suoi” non si fidava. Se tutte le verità sul fascismo e sull’antifascismo verranno a galla, l’Italia avrebbe la possibilità di offrire un governo a un partito nazionale. I dibattiti, pieni di inesattezze, fanno pensare al geologo caduto nelle sabbie mobili…
Maurizio Liverani