di MAURIZIO LIVERANI
Un famoso paradosso di Ennio Flaiano afferma: āIl fascismo ĆØ una trascurabile maggioranza che si distingue nel fascismo propriamente detto e nellāantifascismoā. Ci sarebbe da ridere se questo paradosso, piĆ¹ che una intonazione grottesca, rivelasse una veritĆ tragica: in nome di queste due ideologie sono morti milioni di europei.
Anticomunismo e antifascismo sono consolazioni oppiacee con le quali si ĆØ cercato di nascondere ā dopo lāUnitĆ dāItalia ā lāincapacitĆ di realizzare concrete possibilitĆ di sviluppo.
Plotoni di comunisti sono stati al gioco senza conoscere nulla del marxismo; in egual misura, altri connazionali sono andati fieri di essere considerati fascisti, o meglio di essere sospettati, senza conoscere nulla del ventennio.
Lāantifascismo non serve piĆ¹ a far smarrire la grande, inestirpabile avversione per il comunismo. Si afferma la tirannia delleā cose morteā.
Il comunismo e lāanticomunismo viscerale sono fuori moda da tempo, ma puĆ² essere chic praticarli.
La morte delle ideologie porterĆ fatalmente alla fine dei partiti? Come diceva Emil Cioran, i rivoluzionari, preso il potere, diventano conservatori.
MAURIZIO LIVERANI