COSA CI ASPETTA? UN AVVENIRE PICCOLO PICCOLO

FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI

COSA CI ASPETTA? UN AVVENIRE PICCOLO PICCOLO

La regola che un neoeletto deve rispettare, se vuol restare in arcione della politica a lungo, ĆØ quella di avere una visione parassitaria della storia europea. Il rapporto con lo staff dirigenziale non deve mai far trasparire incertezze; non deve farsi intimidire dai precettori, dalla spocchia, dalla prosopopea di questi eurocrati, i piĆ¹ decisi ā€“ si fa per dire – nel rafforzare lā€™egemonia dellā€™Europa Unita. Se un liberale ĆØ interpellato soltanto da una rivista di pettegolezzi ĆØ segno che il pensiero liberale si sta volatilizzando, assorbito dallā€™opportunismo marxista. La corrosione del cattolicesimo e del liberalismo ĆØ avvenuta impastando lā€™uno e lā€™altro nella ā€œcloacaā€ di sinistra. Il nostro Pd si attiene a Gramsci il quale, per lā€™Italia, ha elaborato uno stalinismo di tipo culturale; lā€™egemonia delle classi agiate con lā€™emarginazione morale di chi dissente e si oppone. Raymond Aron ribadiva che ā€œdietro unā€™apparente democrazia si esercita meglio la tirannideā€. Consultando un atlante inglese alla voce ā€œItaliaā€ si legge essere questo ā€œun Paese al centro del Mediterraneo, governato dal Vaticano attraverso la Democrazia cristiana, alleata con la sinistraā€. Questa formula ĆØ stata corretta da quando la Democrazia cristiana ĆØ stata messa alle corde dai comunisti. Torna dā€™attualitĆ  il saggio diĀ AndrĆ© GlucksmannĀ ā€œLa stupiditĆ ā€ (edito da Longanesi). La stupiditĆ  la riscontriamo in quei partiti che a Bologna si erano riuniti contro il renzismo. Unā€™ostilitĆ  che dovrebbe omerizzare un tipetto come Stefano Fassina che con la sua modestia cerca di mobilitare in maniera stalinista le masse. Lā€™adunata bolognese ha avuto un suono un poā€™ lugubre; ha segnato lā€™addio a unā€™illusione: quella di costituire un grande partito democratico. Il liberale Raffaele Fitto aveva tratto lo spunto per presentarsi come il piĆ¹ autentico ma anche, forse, il piĆ¹ patetico esponente di una destra che sembra faccia di tutto per masochisticamente eclissarsi. Lā€™idea liberale si ĆØ venuta corrompendo in questi anni quando dalle file di Fi sono uscite personalitĆ  come Antonio Martino. Il solo che poteva togliere al liberalismo italiano quel color funerario che gli acquisti fatti dal partito tra gli ex comunisti hanno ingigantito. Pregno di speranze, nonostante promesse rivelatesi pure vanterie, rimane ancora Matteo Renzi. Tutti assicurano un avvenire migliore, mentre il futuro si tinge di incertezza.
MAURIZIO LIVERANI