“Una splendida commedia sull’amore. Un amore che dura per tutta una vita. Harry e Charlie sono una coppia di barbieri omosessuali “intrappolati” da circa trent’anni in una barberia londinese situata in un sottoscala dove hanno condiviso gran parte delle loro irrisolte vite; un sottoscala dagli echi dostoevskiani in cui i protagonisti si torturano reciprocamente senza sosta incapaci di risparmiarsi l’un l’altro fino allo sfinimento, in una quotidianità paralizzante e asfissiante.”
NOTE DEL REGISTA – Harry è una civetta effeminata e suscettibile che mal sopporta i segni impietosi impressi dal tempo sul suo corpo. Charlie è un pavone consumato dal narcisismo, un attore fallito che millanta di aver goduto di una certa fama nel mondo dello spettacolo.
Su tutta la commedia incombe l’ombra di un processo che Charlie dovrà affrontare per sospetto di omosessualità e per atti osceni in luogo pubblico. Quello di Harry e Charlie è un amore consumato clandestinamente in un oscuro “sottosuolo”, emblema di una felicità sacrificata, di un’esistenza votata alla dissimulazione e alla vergogna, sullo sfondo di una società omofoba, quella dell’Inghilterra degli anni sessanta, che sorveglia e punisce (per dirla con Foucault) gli omosessuali con pene severe, perseguitati da una legge obsoleta che si perde nel tempo: il Buggery act adottata in Inghilterra per la prima volta nel 1533 e abolita soltanto nel 1967. (La stessa legge da cui fu perseguitato nel 1895 il celebre scrittore poeta e drammaturgo Oscar Wilde processato e poi rinchiuso in carcere per due anni- divenuto poi l’emblema della lotta di liberazione degli omosessuali).
In un esilarante e spietato confronto “quei due” nel giro di una notte si confesseranno per la prima volta in trent’anni. Con un’ironia pungente dal sapore amaro e crudele, si racconteranno sviscerando senza riserve il proprio doloroso vissuto, mostrandosi nudi in tutta la loro sincera, grottesca, fragile, arresa e sopraffatta umanità, per ritrovarsi infine, uniti nella consapevolezza di non poter sopravvivere in solitudine alle molteplici miserie che li tormentano.
Roberto Valerio
Note del Produttore – Massimo Dapporto e Tullio Solenghi per la prima volta in scena insieme in un’inedita coppia gay. Una commedia che invita ad importanti riflessioni su temi, ahimè’, sempre attuali, e soprattutto una gara di bravura tra due consolidati interpreti della scena italiana, che per la prima volta, giocano con due personaggi davvero insoliti. Esiste un precedente sui nostri palcoscenici in una splendida edizione interpretata da Paolo Stoppa e Renzo Ricci, mentre l’originale londinese fu tenuto a battesimo da Patrick Magee e Paul Scofield, e l’indimenticabile versione cinematografica vide cimentarsi nei due ruoli Richard Burton e Rex Harrison.
Angelo Tumminelli
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“QUEI DUE”
(Il Sottoscala)
di Charles Dyer
Adattamento di Massimo Dapporto
con Massimo DAPPORTO e Tullio SOLENGHI
Scene Massimo Bellando Randone Costumi Moris Verdiani
Musiche Brentmont
Regia di Roberto VALERIO
Prima Nazionale il 5 Gennaio 2016 al Teatro Dell’Opera del Casino’ di Sanremo (IM)
Lo spettacolo verrà poi rappresentato nei maggiori teatri italiani sino al 30 Aprile 2016.
Tra i Principali Teatri:
23 e 24 Gennaio 2016 Teatro Team di Bari
dal 29 al 31 Gennaio 2016 Teatro Metropolitan di Catania
dal 02 al 07 Febbraio 2016 Teatro Alfieri di Torino,
dal 16 al 18 Febbraio 2016 Teatro Nuovo di Verona
dal 31 Marzo al 17 Aprile 2016 Teatro Manzoni di Milano