DIONISO A RAVANUSA, UNA NUOVA OPERA DI SILVIO BENEDETTO

DIONISO A RAVANUSA, UNA NUOVA OPERA DI SILVIO BENEDETTO

Silvio Benedetto porta sempre avanti “l’arte nel contesto urbano”. L’artista italo argentino, pure multidisciplinare nella sua esuberante creatività, predilige da sempre realizzare murales, installazioni, incontri artistico-culturali, performances teatrali, sempre tra la gente. È da ricordare anche la sua particolare attenzione per il contesto – architettonico, paesaggistico, sociale – in rapporto a contenuto e forma della sua opera.

Tra qualche settimana sarà collocata una sua nuova creazione dedicata al mito, più specificamente a Dioniso, realizzata su pietra lavica con smalti speciali cotti a fuoco, della quale il maestro ci dice: “Mi piace aver evocato Dioniso in questa Sicilia terra di teatro e vino, sono anche contento che quest’opera, posata ai piedi del prospetto esterno del Museo Archeologico di Ravanusa, sia “per tutti”, manifestando l’idea di un museo aperto. Anche questa mia opera in qualche modo si è avvalsa di una partecipazione affettuosa collettiva: Silvia Lotti per la ricerca iconografica, Fratantoni per la scelta accurata del materiale litico, Matteo Busito e Francesco Romano con i quali, in maniera collegiale, vagliamo il miglior punto di percezione visiva per la collocazione. Ha collaborato anche Salvatore Smiraglia con il quale, insieme a Silvia Lotti e Olga Macaluso, ho recentemente realizzato un importante omaggio ad Empedocle per le Piazze Lena e San Giuseppe nel centro storico di Agrigento”.

Benedetto, che da sempre ama citare la “collegialità” nella quale nascono le sue opere, conclude: “…Questo Dioniso è un invito, un nesso di congiunzione tra le sale del museo e la città. Vale la pena andare a Ravanusa per visitare quel percorso museale, per vedere una rara opera come il Satiro, la danzatrice, il grande otre a forma di testuggine, le arule fittili a decorazione dipinta, le tracce di remoti culti e quotidianità, tracce silenti racchiuse oggi nelle loro teche di vetro, ma ancora capaci di evocare la presenza in quelle zone di antichissimi abitanti. Non solo questo, ma anche l’ottima museografia, la buona accoglienza e una lucida guida condotta sempre con entusiasmo”.

Un plauso dunque, in un’epoca difficile e di destrutturazione, per questa nuova veste del Museo Archeologico “Salvatore Lauricella” di Ravanusa, custode, in stretta collaborazione con l’Istituto di Archeologia dell’Università di Messina e con la Soprintendenza di Agrigento, di preziosi reperti che provengono soprattutto dal limitrofo sito archeologico del Monte Saraceno, grazie a scavi condotti dagli anni ’20 del Novecento sino ai primi anni Duemila, che hanno fatto emergere le tracce di un antico villaggio preistorico rimasto abitato sino al III secolo a.C..

Attendiamo dunque la nuova inaugurazione del museo di Ravanusa (provincia di Agrigento) oggi impreziosito anche dall’opera del maestro Silvio Benedetto e che, nell’occasione della sua riapertura, nelle rinnovate sale, presenterà un’ampia mostra personale del maestro, anch’essa – come la sua pietra dipinta che ci accoglierà all’ingresso – sul tema del mito.