DISTINZIONI SUPERFLUE

FATEMELO DIRE

di MAURIZIO LIVERANI
 

DISTINZIONI SUPERFLUE

“Poche idee, ma confuse”. E’ di Mino Maccari questa battuta satirica. Potremmo precisare: “Non ho idee, ma soltanto convulsioni”. E per rifarsi al gioco delle assonanze, meglio ricorrere alle citazioni. Per esempio questa tratta da “I conti tornano. Saggi dal 1948-1993” (ed. Mondadori) di Saul Bellow, lo scrittore americano di origine russa, premio Nobel per la Letteratura nel 1976: “Certe volte mi ritrovo a riflettere sull’economia della militanza. Deve esserci un certo numero di persone con piccole rendite il cui lavoro consiste nel partecipare alle manifestazioni, nel fare picchetti, nel dare voce alla protesta… ecco il contenuto quotidiano di giornali e reti televisive. L’opinione pubblica è sottoposta a continui sondaggi, i politici e i loro consiglieri sono guidati nelle loro strategie dai sondaggi. E’ questa, diciamola pure, l’’azione’… una combinazione di passione e inefficacia. Il livello di discussione pubblica è insoddisfacente. Chi ne prende coscienza si sente stringere il cuore. L’assenza di una articolata leadership politica nel Paese provoca una sensazione di smarrimento… E’ possibile imbracciare le armi contro un mare di guai tanto sconfinato?”. Bellow si riferisce alla situazione americana degli anni novanta. Propongo questa citazione perché ritrae sinteticamente l’attuale situazione italiana. Ubi maior, minor cessat.

Nel giornalismo italiano vive, non da oggi s’intende, la perdurante nostalgia del “buon tiranno” che si sposa con il piglio franco dei “distinguo”, tanto da apparire oppositore del governo. Per la sinistra, oltre ad avere sempre un coté cortigiano, il bastian-contrario è consentito; è un po’ come l’adultero italiano che fornica fuori casa ma poi torna dalla moglie di sempre.

Le vecchie botti che scrivono “lenzuolate” di articoli versano il vino di sempre. Aveva ragione quel giornalista, purtroppo ritiratosi, quando scriveva su “La Stampa” che “anche i contenuti più nuovi, più arditi possono dare della moneta falsa, se la sintassi è quella schematica d’altri tempi e altri linguaggi”.

MAURIZIO LIVERANI

(Da “Buffonismo all’italiana” di Maurizio Liverani)