Senza le guerre il cinema americano perderebbe la metà dei suoi successi commerciali. Vinti o persi, i conflitti “fanno cassetta”.
Il presidente Trump è un uomo d’affari. La guerra, per lui, è l’olimpiade del coraggio; con la pace si trova a disagio. Sostiene che nel subcosciente degli americani è sempre acquattata una gran nostalgia del diavolo nazista al quale Hollywood è stata a lungo grata.
“Come fate a escogitare tante storie di guerra?”, domandai a Zanuck. “Semplice, non cambiamo mai le storie. Cambiamo gli attori”.
“Non è possibile mettersi in luce né recitare una parte quaggiù senza l’ausilio di qualche infermità”, così parlava Carmelo Bene dei suoi mali. Era vaccinato contro l’inebriamento che può dare il successo.
Chi segue sul video i telefilm dell’Ispettore Barnaby (quelli con l’attore John Nettles) si è accorto come la qualità degli attori anglosassoni sia di gran lunga migliore dei colleghi di altri paesi.
Se le polpette del ristorante non erano all’altezza delle esigenze del “cumenda” Angelo Rizzoli senior, meglio non parlare del film e deviare il discorso. In questi casi l’indimenticabile Peppino Amato, “braccio” cinematografico di Rizzoli, aggrediva la cuoca e si stoppava la lavorazione del film alla Safa Palatino (famoso stabilimento cinematografico).
La vendita all’estero delle pellicole interpretate da Brigitte Bardot ha portato nelle casse francesi valuta pregiata quanto ne portavano le vendite della Renault.
Federico Fellini fece arrabbiare furiosamente Jacques Tati. Il regista francese era determinato a battezzare il suo quarto film “Tati quatre et demi”. Incautamente, chiese consiglio a Fellini che fu a tal punto entusiasta da intitolare il suo film “Fellini 8 e mezzo”.
Nei film di Chaplin c’è il film e c’è il comico. La storia, le trovate e le gag sono calibrate e dosate con estrema sapienza per un pubblico dal gusto elevato.
Linda Christian si installò a Roma in cerca di forti emozioni ma, soprattutto, preoccupata, come tanti divi americani, di sfuggire al fisco statunitense.
COMMENTI E AFORISMI TRATTI DALLE OPERE LETTERARIE DI MAURIZIO LIVERANI E DAI SUOI ARTICOLI