“Cittadine Straniere” di Maria Teresa Di Clemente, regia di Rosi Giordano e con Giulia Bornacin e Maria Teresa Di Clemente che andrà in scena dal 15 al 20 marzo 2016 p.v alTeatro Agorà (Roma – Via della Penitenza, 33 – Tel. 06 68 74 167). Lo spettacolo, prodotto dalla Compagnia Macro Ritmi, trae origine dal saggio “Grecia al femminile” curato dalla storica francese Nicole Loraux e affronta il delicato tema dell’identità, della prostituzione minorile e la negazione dei diritti per le donne e gli stranieri. La Loraux, attraverso un lavoro di ricerca storica e letteraria, è riuscita a ricomporre le singolari vite di otto donne greche, strappate dall’ombra e dal silenzio in cui la loro civiltà le relegava, restituendo, in tal modo, dignità a migliaia di spose, figlie e madri di cui come voleva Pericle, nessuno ha parlato… “…la somma virtù per una donna perbene è che di lei si parli il meno possibile…”
Due vite, due donne, in particolare, hanno attratto lo sguardo e l’attenzione dell’autrice e della regista Rosi Giordano, ovvero, due straniere opposte per classe sociale, morale, vita, epoca, Melissa e Neera.
Melissa (VI a.C., età arcaica) è la straniera moglie del Tiranno, estranea a se stessa, uccisa e profanata dal marito dopo morta.
Neera (età Classica, epoca in cui nasce la “Democrazia”) è la straniera prostituta, presente a se stessa, che riesce a riscattarsi fino a diventare moglie amata e madre.
Lo spettacolo si muove su due binari: la realtà storica da cui affiorano Neera e Melissa e la memoria emotiva che attinge nel desiderio, nelle paure, nelle illusioni di due esseri sporcati dalle proprie storie.
Dalle loro storie emergono le stratificazioni giunte a noi relative alla comune morale e alle sue perversioni e la negazione dei diritti civili per le donne, gli schiavi e gli stranieri: le problematiche che le riguardano sono ancora radicate e attive.
…E ci ricordano l’importanza del principio di eguaglianza e parità di trattamento valido per tutti i cittadini.
“Cittadine Straniere” è stato rappresentato al “XXI Festival of images and words, On Diasporas and Retuns” di Toronto (Novembre 2012). E’ stato tradotto e pubblicato in inglese in “Tales of Ancient Women: Of Love and Betrayal“, con il titolo “Two Foreign Women” nel 2014.