E QUALCUNO DICE…”SONO ATEO, GRAZIE A DIO”

FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI

E QUALCUNO DICE…”SONO ATEO, GRAZIE A DIO”

Da quando il Creatore si ĆØ isolato dal resto dellā€™umanitĆ  rifiutando di esserne guida, lā€™italiano non ha piĆ¹ il gusto delle aspettative. Si direbbe che sia andato a scuola di un famoso letterato francese e che abbia fatto sua una massima di grande attualitĆ : ā€œQuando si cessa di sperare si comincia a vivereā€. La societĆ  umana ha assunto, nel gran fragore della pandemia, una norma fondamentale di vita: lā€™egoismo, cioĆØ il puro soddisfacimento che ancora il Corona virus le concede. Le parole futuro e speranza non emanano piĆ¹ dal Cielo; il radioso regno promesso, dopo essere stato rimandato per secoli, ĆØ abolito come uno spettacolo scoraggiante. Il nostro nichilismo ci induce a essere delusi. Le folate di virus cancellano, giorno dopo giorno, tutte le credenze nel soprannaturale. La pandemia, in contrasto a quanto predicano prelati e associazioni religiose, ha un carattere apertamente ateo; proclama un nulla annunciando una prolifica e poliedrica apocalisse. Dobbiamo rifarci sempre a Leopardi per il quale lā€™opposizione di pessimismo e ottimismo ĆØ impropria; vengono entrambi dalla stessa matrice. Si puĆ² essere nichilisti e ottimisti ma lā€™approdo ĆØ, tassativamente, il nulla. Superate lā€™amarezza e la sfiducia, gli uomini sembrano lieti di trovarsi privi di fondamenti storici e spirituali. Lā€™ultima esternazione del Papa ĆØ stata, en passant, quella di invocare comprensione verso gli omosessuali e lā€™accettazione delle coppie di fatto. Queste parole hanno suscitato sorpresa allā€™interno della Curia e indignazione in alcuni cardinali. Gioiscono, assurdamente, quelli che non hanno mai creduto nel soprannaturale. Affermare ā€œGrazie a Dio sono ateo, grazie a Dioā€ ĆØ lecito e arricchisce il corredo degli umoristi.Ā 
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MAURIZIO LIVERANIĀ