FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
La capra di montagna sta in mezzo ai monti dell’Himalaya; non discute com’è arrivata in cima.
Scrive George Orwell: “Non è certo che il totalitarismo eserciti sulla poesia un effetto mortale quanto sulla prosa”.
Si strumentalizzano i giovani per rendere più fosche le vicende politiche italiane. Questa istigazione all’odio si accorda perfettamente con quella pseudocultura a uso dei “clan snobistici” che la sinistra adula approfittando dell’impoverimento ideale.
Ai sublimi, si fa per dire, don Chisciotte della polemica, della denuncia, della denigrazione bisogna opporre i vili Sancio Pancia della cooperazione.
Sono stati i comunisti a introdurre questa distinzione destra-sinistra perché hanno sempre mirato a ridurre un autore, un intellettuale al ruolo di educatore e a utilizzare celebrità per fini di parte.
Togliatti fu la “belva intelligente” inviata in Italia da Stalin per sterminare anarchici e socialisti.
Un politico mediocre può essere assolutamente affascinante; quanto più povera è la sua intelligenza tanto più pittoresco è il suo aspetto. Grazie a queste considerazioni, un tipo ingrinzito come un fico che ha preso la nebbia può entrare a far parte della brigata degli esperti con l’incarico di meditare e riferire sui mali del Paese e le medicine più adatte.
Il tradimento delle speranze è all’origine dell’attuale caos, dell’insignificanza del reale. Lo scrivere è “terapeutico”: mancanza di scopo, insignificanza del vero, scoperte benefiche.
MAURIZIO LIVERANI
Massime e aforismi tratti dalle opere di Maurizio Liverani e dai suoi ultimi articoli