ENRIQUE VILA-MATAS: LA SCRITTURA PUO’ SALVARE L’UOMO
IL GRANDE SCRITTORE SPAGNOLO PROTAGONISTA VENERDI 27 GIUGNO DELLA “CONVERSAZIONE AL GIANICOLO”, presentata da D. Miguel Ángel Fernández-Palacios Martínez, Ambasciatore di Spagna in Italia. e Ignacio Peyró, Direttore dell’Instituto Cervantes di Roma, con la partecipazione di Renata Londero, Presidente dell’Associazione Ispanisti Italiani (Aispi), Elena Liverani, Professore Ordinario per il Settore Lingua e Traduzione – Lingua Spagnola dell’Università IULM, e Andrea Bajani, Scrittore
Per il terzo anno consecutivo, l’Instituto Cervantes di Roma, con il supporto dell’Ambasciata di Spagna a Roma e dell’Associazione Ispanisti Italiani (AISPI), organizza a Roma venerdì 27 giugno 2025 alle ore 19.00 presso la Residenza dell’Ambasciatore di Spagna in Italia una conferenza che quest’anno vedrà protagonista, dopo Eduardo Mendoza e Juan Jesús Armas Marcelo, Enrique Vila-Matas, uno dei più importanti scrittori europei del momento le cui opere sono state tradotte in 32 lingue. Enrique Vila-Matas, nato a Barcellona il 31 marzo 1948, è uno scrittore e saggista spagnolo autore di oltre trenta opere, tra cui romanzi, saggi e racconti. La sua produzione letteraria è stata insignita, tra gli altri, di numerosi riconoscimenti, come il Premio Città di Barcellona, il Premio Rómulo Gallegos nel 2001 per il romanzo El viaje vertical, il Premio Nazionale della Critica in Spagna, il Prix Médicis étranger nel 2003 per El mal di Montano, il Premio Ennio Flaiano Internazionale nel 2005, il Premio della Fondazione Lara nel 2006, il Premio Mondello nel 2009, il Premio Gregor von Rezzori nel 2012 per Exploradores del abismo e il Premio Feronia-Città di Fiano nel 2017. Ha inoltre ricevuto il Prix du Meilleur Livre Ėtranger in Francia e nel 2007 è stato insignito dalla stampa italiana del prestigioso premio Elsa Morante nella sezione “Scrittori del Mondo”, premio che lo conferma come uno dei maggiori autori europei.
Enrique Vila-Matas è autore di una vasta, provocatoria e personalissima opera narrativa, insieme intimista e sperimentale, elegante e sfrontata, che include romanzi, racconti, articoli e saggi. Ironia, ingegno argomentativo e riflessione metaletteraria si fondono in brani narrativi la cui lettura è essenziale per comprendere lo stato attuale della letteratura spagnola. I suoi libri spesso sfondano i confini tra saggio e narrativa e possono essere definiti, come ha sottolineato lo stesso autore, “pensiero narrato”. Le opere di Enrique Vila-Matas si caratterizzano per una forte intertestualità e una riflessione sulla letteratura stessa. Alcuni dei temi ricorrenti nei suoi romanzi includono la letteratura come ossessione; i suoi personaggi sono spesso scrittori o aspiranti tali, immersi in una infinita ricerca di nuovi stimoli attraverso la lettura e la scrittura. Altro tema ricorrente è la dissoluzione dell’identità: Vila-Matas esplora la perdita dell’io e la ricerca di nuove personalità spesso attraverso la negazione e la scomparsa del soggetto. E, ancora, la relazione tra realtà e finzione: i suoi romanzi mescolano elementi autobiografici con invenzioni narrative, creando un gioco continuo tra il reale e l’immaginato. La produzione letteraria di Enrique Vila-Matas è caratterizzata da ironia e leggerezza; nonostante la profondità dei temi trattati, il tono delle sue opere è spesso ironico e ludico evitando la serietà eccessiva.
“L’orgoglio dello scrittore di oggi deve consistere nell’affrontare gli emissari del nulla – sempre più numerosi in letteratura – e combatterli fino alla morte per non lasciare l’umanità proprio nelle mani della morte. In breve: che possiamo chiamare uno scrittore uno scrittore. Perché, checché se ne dica, la scrittura può salvare l’uomo. Anche nell’impossibile.” (E. Vila-Matas).