EUROPA UNITA? ALT ALLA DISGREGAZIONE!

FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
 
EUROPA UNITA? ALT ALLA DISGREGAZIONE!

Se l’Europa Unita rappresenta una forza nuova, desta per lo meno meraviglia che le potenze dell’Unione, dopo un lungo periodo di inconciliabilità, per evitare la bancarotta escogitino la politica delle larghe intese. E’ questo il momento in cui “prospera” la figura del nostro premier il quale, affinché l’Europa non si disgreghi, vorrebbe attuare anche su scala europea il “compromesso storico”. Conte tenta tutti i sentieri pur di trovare un inciucio; il suo cervello è pieno di fiducia, sta eliminando ogni disposizione alla rissa. Se dovesse trovare un amalgama con l’Olanda, la Germania e la Francia le ripercussioni sulla politica italiana lo porterebbero dentro una “botte di ferro” e sarebbe difficilissimo rimuoverlo.

Mario Draghi è un esemplare tentativo di cancellare in sé l’immagine del tecnico-inflessibile. La fabbrica è, per Draghi, una platonica repubblica industriale. Non è paragonabile a certi industriali taccagni con i dipendenti e generosi con se stessi. Per essere riuscito a sottomettere gli impulsi divisi tra gli imperativi tecnocratici e gli aneliti di solidarietà umana, il compianto Enzo Bettiza lo definì un “uomo autorevole e affidabile dalla solida formazione umana e professionale”. Bettiza rendeva omaggio a un talento italiano che avrebbe le carte in regola per dirigere un governo.

L’addio alla politica di personaggi come Giuliano Pisapia segnala che sta entrando nella testa, anche di alcuni uomini di sinistra, che c’è un limite a tutto. Togliersi dalle cosche politiche è già una bella soddisfazione.

Un sensibile controllo sulla stampa esercita, oggi, il lettore sempre più avveduto. Questo personaggio si tiene regolarmente informato per non lasciarsi ingannare dalle astuzie cui ricorre il governo per imporre la sua verità. 
 
 MAURIZIO LIVERANI