FAMIGLIA CRISTIANA”… AIUTA SALVINI

di Maurizio Liverani 

Nella “selva oscura” di San Pietro in questi anni sono avvenuti fatti perseguibili penalmente a cui si dà poco rilievo; sembra che accada quello che ha previsto Gramsci. Il grande sardo spiega che il comunismo, amalgamandosi con il cattolicesimo, avrebbe trionfato; mentre il cattolicesimo, fondendosi con la sinistra, si sarebbe suicidato. E’ accaduto esattamene il contrario: l’operazione gramsciana non è riuscita, mentre la Chiesa, anno dopo anno, scende nella considerazione dei fedeli. Alla fede cattolica non guardano più né i giovani operai né i giovani della borghesia. Meglio Matteo Salvini nel cui sangue scorre cattolicesimo, fascismo, sinistrismo; declassa proprio la politica moralistica della Chiesa che contava soprattutto sul sostegno della sinistra. Non ci vuole un astrologo per capire che, per gli italiani, Salvini, in virtù dell’avvento “razzista”, potrebbe anche affacciarsi sul balcone di palazzo Venezia. I vescovi lo scomunicano perché non obbedisce ai diktat del pontificato attuale che sul capitolo dei migranti è ostile al leader della Lega al quale vanno consensi non di carattere ideologico in senso stretto, ma per la difesa del territorio nazionale dalla incontrollata invasione straniera. Papa Francesco si augura la rinascita di una nuova generazione di cattolici, segno che ha tolto gli occhi di dosso ai democristiani di sempre da cui è disilluso e non poteva che essere così. Alcide De Gasperi diceva, sin dalle origini, della sua democrazia cristiana: “Se ad essa togliete gli equivoci che le resta?”. Oggi il Vaticano è un grosso punto interrogativo; non si è capito esattamene cosa sia. Alle prime migrazioni papa Francesco era favorevole all’accoglienza, poi ha cambiato avviso sostenendo che bisogna contenerle sempre in sintonia con gran parte della sinistra. Non avendo la forza della chiarezza, in questa fase ha ripreso la solita tiritera: basta morti, bisogna accogliere e aiutare. Invocazioni condivisibili, ma che non hanno ancora avuto alcun suggello dall’Onnipotente. Questo consente a “Famiglia cristiana” di trattare Salvini da “Mefistofele”. Il “satana” Salvini assicura che tutto si aggiusterà, però ci troviamo di fronte a una intrusione sgradita. Sgradite e faticose ci appaiono sempre più le benevoli esortazioni del Papa. Questo Papa, che va incontro a un rapido declino, ci esorta a credere, ma non offre alcun consiglio, né i tanti palazzi vuoti. Perché non stiparli di questi migranti? La Chiesa con il suo attacco a Salvini è riuscita ad allargarne la simpatia anche in quelli che non l’avevano affatto. Evidentemente, il significato del successo della Lega non è stato ben capito nelle sale vaticane. Qui non è in gioco la fede, ma la sopravvivenza degli umiliati e offesi, azione che la Santa Sede fa soltanto a parole. Chi ascolta non si lascia più turbare. Il linguaggio di “Famiglia cristiana” è leghista, ma in senso inverso.

Maurizio Liverani