FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
FINE DEI CAPRI ESPIATORI (…FARANNO INVIDIA?)
Nonostante sia sempre al centro della curiosità giornalistica, Silvio Berlusconi ostenta un non so che di riservato che lascia ben sperare. Ha incrementato la fama di abile tessitore, distaccato dalla politica attiva; crea intorno a sé una specie di nebbiolina che impedisce di veder chiaro sulle sue scelte. In questi anni ha potuto continuare a interpretare la parte del grande che soltanto circostanze e nemici hanno ostacolato. E ora che si rifà avanti si pone in cima alla cerchia. Nelle sue apparizioni televisive si presenta dimostrando, nello scegliere le parole, nessun sforzo. Che sia temuto è rivelato dal fatto di essere continuamente esposto al fuoco incessante di scrutinio e di critica. “Sono pur sempre – sembra dire – un essere di maggior statura e di più ampia capacità”. Pur di non lasciare senza guida il “Barnum” della destra ha accordato ora all’uno ora all’altra (Salvini, Meloni) una supremazia senza precisarne i motivi. Chi ha Silvio a cuore già scioglie le campane e dice che con lui si è all’antivigilia del compromesso storico. Gli stalinisti sostengono che da questa fase si tornerà a un centrosinistra irrobustito e fanno anche le loro vanterie. Ormai, nella nostra politica ci si attacca a tutto pur di non attaccarsi alle cose morte. Silvio, sembra paradossale dirlo, è il presidente di tutti. Si esprime con gagliardia; appare così sicuro di sé tanto da essere considerato, da alcuni, di sinistra, da altri di centro e da altri persino di destra. Per molti italiani è quasi un’apparizione divina che sfiora appena la terra. Può darsi che sia un Talleyrand o un Walpole; ma sino a oggi ha saputo eccellere nell’arte di astenersi, tale è la sua parola d’ordine, mentre agire il meno possibile è il suo piano di battaglia. Al momento opportuno, Il berlusconismo di Matteo Renzi si farà trovare sul versante giusto; entrambi rappresentano, nell’ingranaggio propagandistico delle due fazioni contrapposte, due “dottor sottili”. E’ finita per tutti la stagione dei “capri espiatori”.
MAURIZIO LIVERANI