di MAURIZIO LIVERANI
GOVERNO MASOCHISTA: E’ TUTTO UN BOOMERANG
Siamo scivolati nel discredito di tutto il resto del mondo che ci considera un branco di pagliacci. I governanti gialloverdi hanno mostrato, sin dall’esordio, di appartenere al genere di politici vecchio stampo. Non si vede alcuna differenza apprezzabile (al di fuori di una scelta politica come schema morto da riempire gesticolando) tra qualsiasi politico di destra o di sinistra. Sono culturalmente, socialmente e, quel che più conta, fisicamente intercambiabili. Questo spiega l’annichilimento di insulti contro chi non li approva. L’osservanza dei riti impone a chi è contro di loro a parlare di restaurazione camuffata di fascismo. Ciò che rimane delle antiche ideologie sono i sintomi. I governanti attuali continuano a servire il vecchio idolo dell’improduttività con una devozione grottesca. Alcuni soffrono, altri restano attaccati a una imprecisata ideologia, altri ancora si riallacciano inconsciamente a Marx; procedono con stimoli emotivi astratti, privi di portata teorica e pratica. Di questo passo, sia l’una che l’altra sponda potranno salvarsi soltanto sciogliendo le righe. Eventualità deprecata che ogni giorno fa passi da gigante; da semplice minaccia si trasforma in fatto compiuto. Con gran clamore, è rientrato in scena Beppe Grillo, urlando, insultando, sottraendosi a tutte le categorie politiche. Salvini e Di Maio si sono uniti scendendo in guerra contro un nemico che, inconsapevolmente, è rappresentato dalle loro scelte e dalla loro politica. Questa è la novità. La politica così concepita è una masochistica santa alleanza. Prima di impossessarsi di palazzo Chigi, si sono atteggiati a moralizzatori; gli italiani si illudevano che avessero individuato il nemico. Il tempo, qualche giorno, è bastato per dimostrare che il governo ha i caratteri del cane che si morde la coda. Ci si è accorti che a furia di gomitate avrebbero seminato inciampi alla guerra intrapresa. Perfetti allievi di von Sacher-Masoch, hanno portato le loro armi a spuntarsi contro se stessi, rivelando di essere un’alleanza boomerang.
MAURIZIO LIVERANI