GRAZIE SAN GENNARO

di MAURIZIO LIVERANI

Quando si trova di fronte a Matteo Salvini, Luigi Di Maio somiglia a una mummia tolta di fresco dal sepolcro. DĆ  la sensazione che il suo cervello sia disturbato da infinite apprensioni; ĆØ afflitto dallā€™aspro sentimento dellā€™arrivismo. Un modo per affermarsi lo ha scovato quando ĆØ andato a baciare la teca con il sangue di San Gennaro. Unā€™operazione utilizzata dai politici per imporsi. Con questo atto il politico ha voluto far sapere che ĆØ un credente, ma senza lā€™ā€Operazione San Gennaroā€, titolo di un film di Dino Risi, teme di perdersi. In quella teca con il sangue liquefatto cā€™ĆØ, secondo i fedeli, lā€™ā€assolutoā€. Chi vi stampa le sue labbra ĆØ autorizzato a credere di essere in buone mani. Il successo dovrebbe essergli garantito. Attribuendosi proporzioni piĆ¹ vaste, con quello sbaciucchiamento si esce dalla naturale modestia per prefigurarsi vincente nellā€™agone politico. Per planare in un futuro radioso chi ĆØ in crisi, o dubbioso sul suo avvenire, si rianima rendendo omaggio allā€™ampolla. Eā€™ singolare che cosƬ non sia per tutti; favorevole per Antonio Gava e Luigi De Magistris, non lo ĆØ stato per Antonio Bassolino che dal bacio non ha tratto alcun vantaggio: il partito lo ha depennato. Prova supplementare che non si puĆ² affermare ā€œla religione ĆØ lā€™oppio dei popoliā€, come sostiene Carlo Marx, e affidare le proprie fortune sottomettendosi al Dio dei Cieli. Come si vede nella casa dei cinquestelle, le tecniche dellā€™intelligenza sono piuttosto arrugginite. Sul rampantismo di Di Maio si sta accumulando la ruggine della paura; ĆØ intollerante, senza ironia e senza umorismo. Per entrare nel Pantheon delle divinitĆ  politiche non basta essere riforniti da ā€œentrate riservateā€. Tutti i periscopi della stampa sono stati puntati su di lui mentre posa le labbra sulla teca di San Gennaro. Questa mossa pare sia stata concordata, ma i grillini si sono un poā€™ sentiti presi in giro; alla maldicenza si ĆØ aggiunta la canzonatura. Questa civetteria di rendere onore al santo ha risvegliato, nei rivali, il sarcasmo.
 
 MAURIZIO LIVERANI