FATEMELO DIRE di MAURIZIO LIVERANI
GRIDA DI DOLORE
Giuseppe Berto, autore del “Male oscuro”, – etichettato di destra perché, prigioniero di guerra, aveva rifiutato la collaborazione con gli alleati – ripeteva che i “principi” del fascismo sono più stupidi che menzogneri; ma quelli dei comunisti sono più menzogneri che stupidi e, infine, più disonesti.
Quante volte sono stati rinverditi i trascorsi “fascisti” di Moro, di Fanfani, di Ingrao, di Antonello Trombadori, di Spadolini. Soltanto loro hanno rivendicato il diritto (che negavano agli altri) di essere assolti per i loro sbagli. Purtroppo questi sbagli non sono (come desidererebbero gli “uomini-poltrona”) acqua passata.
La strategia degli scandali fu introdotta dai comunisti come obiettivo di isolare quelle forze che si opponevano al compromesso storico. Aldo Moro, per aver detto “dal Pci ci divide soltanto una barriera politica” accreditando l’immagine di un partito comunista legalitario, è finito come tutti sanno. A quel tempo “Repubblica” tuonava: “Capitale corrotta, nazione infetta”.
C’è, in questo Paese, chi temeva un Craxi portabandiera mordente, assillante, frizzante, schermagliante del socialismo. Chi temeva l’”inciucio” tra Pci e Psi craxista? Forse i giornalisti della grande stampa pagati direttamente dall’Urss (leggere il dossier Mitrokin) in accordo con la Cia? L’affare da allora si è gradualmente ingrossato.
Aveva ragione Montanelli quando scriveva di aver visto molte resurrezioni. Le dimissioni fanno baccano: dipende da come “si muore”. E’ un modo certo per rientrare nella galleria dei “rieccoli”.
In Italia, gli scrittori sono divisi in caste come lo sono in India gli uomini. Ennio Flaiano (foto), renitente all’ossequio verso le Botteghe Oscure, è stato immerso nel dimenticatoio quale appartenente a una casta inferiore dalla stampa di regime e dalle televisioni.
L’ideologia è come la mamma; non si può rinnegare e tanto meno discutere. Dopo “La rabbia e l’orgoglio” di Oriana Fallaci siamo in presenza, nella casa della sinistra di una nevrosi in senso clinico del termine. La scrittrice individua il “potere” della sinistra in una sosta di tirannia che non comporta forche o roghi ma esercita sui cervelli un accurato lavaggio.
MAURIZIO LIVERANI
Commenti e aforismi tratti dalle opere di Maurizio Liverani e dai suoi recenti articoli