FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
I MAGLIARI DELLA GUERRA
Si fa chiaro un punto: la comunità europea è una turba inerte che con aria aggressiva mostra passioni agevolmente mobilitate da demagoghi, ciarlatani delle religioni, agitatori e roba simile. Chiamarla una comunità di popoli liberi è una bestemmia. E’ questa la ragione per la quale l’Inghilterra, sia con i conservatori sia con i laburisti, vorrebbe star fuori dell’uscio per lavorare a tutt’uomo con la Casa Bianca. L’Inghilterra guadagna di più dalla naturale connivenza con gli Stati Uniti che dalla “sintonia” con l’Europa. Ce ne siamo accorti subito; oggi ancor di più con il pericolo che la pace tra Israele e la Palestina possa essere compromessa. Si sa, da tempo, che Putin è filopalestinese; istituzioni come l’Onu, l’UE, il Consiglio di sicurezza sono incapaci di scongiurare questa forma di pazzia. Una pazzia ingigantitasi con la tecnologia e che le grandi potenze non vogliono contrastare. André Glucksmann, nel suo saggio dal titolo “La stupidità”, scrive: “Non si è mai visto un potente fornito di un potere di sterminio che non vi abbia fatto ricorso a spese del nemico meno avvantaggiato”. Stando a quanto afferma Glucksmann, Hamas sarebbe più avvantaggiato perché protetto da Mosca con il suo atteggiamento enigmatico. In un così vasto conflitto il vero enigma è che non c’è né Male né Bene. Le reminiscenze scolastiche servono a qualche cosa. Nell’”Orlando furioso” Ludovico Ariosto scrive: “Le antiche e le moderne storie sono piene che il ben va dietro al male e il male al bene”. E’ incredibile che il mondo creda ancora in un’alternativa inventata, ossificata tra il Bene e il Male. E’ il senso che hanno le guerre contemporanee: nessuno è, in ultima analisi, vincitore. Hitler è scomparso. Ma, sorpresa!, il sistema che lo ha prodotto si è già assolto. L’apparato che ha generato il mostro sopravvive. Nelle “Istorie fiorentine” Niccolò Machiavelli scrive: “Coloro che vincono, in qualunque modo vincano, mai non riportano vergogna”.
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Quando si cessa di sperare si comincia a vivere.
Chi ci esorta ogni giorno a sperare ignora che viviamo in un Paese in cui ottanta capitalisti condensano nelle proprie mani la ricchezza di un’intera popolazione.
Gli ingranaggi del pensiero politico sono, non da ora, in cassa integrazione.
Il giurato quasi sempre somiglia a un grande inquisitore dipinto da El Greco.
Nei “Ritratti a memoria” Bertrand Russel scrive: “Vedere nell’immaginazione la società che deve essere creata, nella quale gli individui si svilupperanno liberamente, e l’odio, l’ingordigia e l’invidia morranno perché non vi sarà nulla che possa nutrire tali passioni”.
MAURIZIO LIVERANI
(Aforismi dai libri “SORDI RACCONTA ALBERTO”, “IL REGISTA RISCHIA IL POSTO”, “AFORISMI SOSPETTI” e “LASSU’ SULLE MONTAGNE CON IL PRINCIPE DI GALLES” di Maurizio Liverani)