Il Teatro Sala Vignoli apre la sua seconda stagione il 17, 18 e 19 novembre 2017 con lo spettacolo “Cara professoressa” : una vera e propria bomba ad orologeria. Inizia con tutte le prerogative del più comune dramma borghese, di una di quelle pièce imbellettate e flaccide, per poi attivare il conto alla rovescia che porta all’esplosione finale.
Quattro ragazzi dal viso pulito, in visita dalla loro più cara professoressa, entrano intimiditi e rispettosi, con un regalo di gran lusso, per poi trasformare la casa in un campo di battaglia fatto di colpi bassi, staffilate, parole arcigne, sguardi biechi e frasi scabrose dette in punta di fioretto.
Affascinanti sono le relazioni che si intersecano fra i quattro ognuno rappresentativo di una tipologia di studente, e la donna, insegnante dedita e passionale, amante del proprio lavoro. Come sono cresciuti questi ragazzi? Cosa, la professoressa, è riuscita a trasmettere loro? Princìpi, ideali e nozioni, sicuramente. Sullo sfondo un gap generazionale difficile da colmare, la sensazione, da parte della professoressa, di non essere stata capace di far comprendere la vera finalità delle sue lezioni: la costruzione di una coscienza critica e la conoscenza degli strumenti utili per affrontare il mondo fuori delle mura scolastiche. Fare, insomma, di questi quattro alunni, quattro individui onesti e leali, che contribuiscano a rendere civile la società in cui vivono. Uno spettacolo che terrà tutti incollati alle poltrone, soprattutto studenti e insegnanti che si potranno riconoscere in questo o quel personaggio, ma tutti saranno rapiti dalle dinamiche dell’opera, dai continui colpi di scena e dalla sua evoluzione inarrestabile. I migliori ingredienti per uno spettacolo esplosivo.
Progetto “Nuova Compagnia dei Giovani” di Marco Cavallaro
Teatro Sala Vignoli
Via Bartolomeo D’Alviano, 1
17-18-19 novembre 2017
Cara Professoressa
di Ljudmila Razumovskaja
traduzione di Valerio Piccolo
adattamento di Francesca Zanni
Compagnia teatrale Esagera
con Crescenza Guarnieri, Federico Bizzarri, Federico Inganni, Giovanni Nasta, Francesca Verrelli