E’ online il cortometraggio “Su Càntigu De Sas Criaduras De Santu Frantziscu De Assisi” (durata: 4’32”) della produttrice, regista ed autrice/scrittrice nativa di SassariCaterina Ponti.
Sul Canale YouTubehttps://www.youtube.com/user/ponti859; (il Cantico delle Creature di San Francesco di Assisi presentato in forma originale ed inedita in lingua sarda, “Sa Limba”) Il corto prende spunto da quella che è una delle più “alte” e note poesie italiane espressione d’Amore, è l’interpretazione/trasposizione dell’artista di origini sarde in immagini e suoni di questo sentimento universale che la stessa continua a diffondere e promulgare, crossmedialmente, nelle sue diverse realizzazioni .Il cortometraggio è stata proiettato in anteprima, con successo, solo alla XXXIXª edizione di “Primo Piano sull’Autore” – “Festival Pianeta Donna”, è dedicato da Caterina Ponti ai suoi genitori ed alla Sardegna ove è stato prima pensato e, poi, girato nella sua quasi totale interezza. Si riconoscono nelle scene paesaggi, scorci e particolari dell’Arcipelago de La Maddalena, di Arzachena, della Tomba dei Giganti di Coddu ‘Ecchju, della Costa Smeralda, Porto Cervo, Palau, Posada e Rena Majore – Aglientu; ; vi sono poi, ovviamente, contestualizzanti immagini della Seraphica Civitas, con le inconfondibili architetture e spazi verdi ad esse attigue di due delle mete di Pellegrinaggio dell’Umbria, la Basilica di San Francesco e la Chiesa di San Damiano ove il Santo, cieco, infermo e stigmatizzato, compose il “Canticum o Laudes Creaturarum”. Il corto è un atto d’Amore con cui si celebrano, ricordandoli, gli ottocento anni (il componimento si fa risalire agli anni 1224-26) di questo inno e lode di ringraziamento a Dio per tutto il Creato: noto anche come “Cantico di Frate Sole”, è infatti considerato il primo e più antico testo poetico della letteratura italiana di cui se ne conosca l’autore. La Ponti è felice ed emozionata di proporre questa sua opera (senza fini commerciali) in una “edizione” che incarna con forza comunicativa, intensità e profondità, lo spirito identitario, il cuore, l’anima e la ricchezza della sua terra natia.