IL FINE GIUSTIFICA IL CAOS

GLI AFORISMI DI MAURIZIO LIVERANI  
IL FINE GIUSTIFICA IL CAOS

Chi crede ancora nella possibilità di dialogo tra sinistra e destra o lo fa per calcolo o come, giustamente spiega Enzo Bettiza nel suo “Diario da Mosca” , è psicologicamente debole.

La professione di antiberlusconista ha finito per intorpidire il cervello della sinistra.

Dal Pantheon delle anime elette molti si sono dovuti arrendere; tutta gente che si è ritenuta, a torto, dotata di una grande attitudine al comando.

Chi si preoccupa del futuro degli operai, dei senza lavoro, dei giovani disoccupati incontra sempre – grazie a questo inciucio – il vituperio degli uomini politici e dei giornalisti “senza principi”.

Gli italiani se ne sono accorti da tempo; sin dai tempi di Romano Prodi il quale ha posto le basi del disastro attuale.

Si è insinuato negli elettori il sospetto di essere presi per il naso, di prestarsi ancora una volta al gioco dei partiti.

Non aver dato ascolto al Migliore ha dato il via all’alleanza tra fascismo nero e fascismo rosso; due dogmi che hanno bisogno, per assecondare la megalomania del grande capitale, della coesistenza.

Se la recessione si accanisce sull’Italia ci sarà bene un “perché”.

L’interruzione drammatica del craxismo rende oggi più chiaro come un gruppo di corrotti, mentre processava Craxi, continuava imperterrito a corrompere.

Si inocula un male contingente per prevenire un male esiziale.

MAURIZIO LIVERANI 
(DAL LIBRO “AFORISMI SOSPETTI”)