IL GROVIGLIO POLICROMO DI SILVIA
Silvia Lotti, artista ligure, muralista, ceramista, autrice di racconti e fiabe che lei stessa illustra oltre che di diversi monologhi che recita a Roma per il “Teatro negli appartamenti” di Silvio Benedetto, autrice di altre tecniche miste che recentemente ha esposto al Castello San Giorgio di La Spezia e al Cantiere della Memoria (Le Grazie), e in procinto di esporre alla Martinelli di Roma, si trova oggi in Sicilia dove è in corso sino all’11 gennaio 2019 la sua mostra “Tra segni e sogni”.
Una caratteristica delle opere di Silvia Lotti è l’apparente “groviglio”, intreccio policromo di infinite linee che fanno sorgere emozionanti immagini fiabesche (“Non si sa“, “Folene foladi e falesie” fra tante) e altre dense di pathos (la fuga panica del trittico “Nel bianco” o il fantastico volo “Nell’aria“).
Non mancano opere di Lotti in bianco e nero ricche di immaginazione e di sapiente tecnica dove predominano figure zoomorfe nonché alcune sue curatissime ceramiche ispirate a temi medioevali (come “Cavaliere con falcone” e “Vendemmia” tra altre) e di contenuto ludico (come “Sequenza valzer” e “Oca”).
La mostra è ospitata nella Chiesetta del Rosario di Casteldaccia e ben dialoga, prendendo un “sapore” particolare, con testimonianze del passato come alcuni pezzi di mobilio o il gruppo devozionale dello scultore Piraino racchiusi in questo spazio, oggi sconsacrato per dedicarlo ad incontri artistico-culturali e parte del nucleo centrale del paese, insieme all’adiacente Torre Duca di Salaparuta, fin dalle sue prime origini.
A corredare “Tra segni e sogni” acute testimonianze scritte di Simonetta La Barbera, Silvio Benedetto, Eduardo Yarke, Edmundo Mario Lavia, Andrea Romoli Barberini e Nicolò Helios Gulizia.
Interessante notare anche un aspetto “sociale” che questa mostra ha assunto, accolta dal bel pubblico anche come una vivace opportunità per affrontare insieme temi di arte e cultura nati spontaneamente dalla semplice aggregazione di individui, per condividere ricordi, passioni, pensieri da cui, magari, far sorgere nuove iniziative future: tra di esse la proposta di Silvio Benedetto e Silvia Lotti di realizzare una prossima mostra itinerante che, alle opere dei “Ragazzi del San Giorgio” di La Spezia, aggiunga quelle di diversi artisti siciliani, sempre con lo spirito di far incontrare e condividere; con un giocoso cincin (vero o immaginario che sia) tutti intorno a “questo gioco serio che l’arte non deve smettere di essere”.