FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
IL NULLA AL POTERE
“Poche cose al mondo sono tanto insopportabili quanto un buon esempio”, dice una famosa massima di Mark Twain. Umberto Bossi, con Silvio Berlusconi, aveva fatto qualcosa che non era mai stata tentata: una formazione parlamentare che sfuggisse a tutte le categorie politiche. I due si sono comportati da “diversi” e hanno sparso il panico nei vecchi partiti. L’idea era nata a Bossi dall’urgenza di cancellare il partitismo. Bossi si è poi reso politicamente invisibile, producendo, inevitabilmente, il fenomeno “Grillo”. Adesso Berlusconi annuncia di “smarcarsi” e prende le distanze da Matteo Salvini. I partiti rossi vedono in questa scelta una minaccia. Questa è l’autentica novità. Si attende sempre un premier “guastatore”; l’annuncio di Berlusconi è un primo e buon esempio.
Ormai l’italiano si è abituato al rigetto; partecipa al gioco ma ne è disgustato. Tra tanta disaffezione potrebbe farsi largo il partito dell’uomo qualunque. La Lega è già su quella strada. Se i partiti attuali non si rimettono nel solco della coerenza, il qualunquismo potrebbe risorgere. L’astensione al voto è, alle volte, una forma corretta, più civile della protesta emotiva.
Ricordiamoci la famosa definizione di Pietro Nenni: “In Italia c’è una democrazia senza demo”. In sostanza, come aveva affermato Magdi Allam a proposito del governo tecnico, siamo in mano a una dittatura finanziaria.
I politici utilizzano il video esclusivamente per insultarsi. Per far loro riacquistare un po’ del prestigio perduto, a molti sarebbe bene negare la ribalta
MAURIZIO LIVERANI