IL PAPA CONTRO LA TRASCENDENZA VERSO IL BASSO

di Maurizio Liverani

Se i pedali della speranza sono inceppati, Papa Francesco, per restituire fiducia nell’avvenire all’umanità, elogia apertamente il sesso come un inno alla vita. Per i fedeli lo è sempre stato, ma il silenzio della Chiesa su questo tema, che relega sempre la donna a tentatrice mandata dal diavolo, viene messo in soffitta, a disposizione soltanto degli alti prelati. Siamo di fronte a un’ autentica rivelazione. I peccati della carne si conciliano perfettamente con la sublimità dell’anima. Il concetto di desiderio cessa di essere una semplice funzione e rientra nel novero delle “exacerbatio cerebri”. La congiunzione dei sessi, oltre al culto della famiglia e del focolare, ha origine nella “Lettera ai Corinzi”. In una frase San Paolo, riferendosi all’uomo e alla donna, dice: “Bene per l’uomo non toccar donna; ma per evitare fornicazione abbia pure ognuno la sua moglie e ognuna il suo maschio”. In una frase precedente esorta l’uomo e la donna affermando: “Se poi non si sanno dominare sposino. Meglio sposare che ardere”. Il Papa, rivalutando il sesso, più che ai sacri testi sembra dar ascolto alle grandi intelligenze, anche atee, che questo tema hanno toccato. Per esempio, Saul Bellow ne “C’è speranza nel sesso?”. Lo scrittore americano di origine polacca scrive: “Le donne non hanno mai goduto i privilegi che godono adesso. Produciamo donne come nel Medioevo producevamo cattedrali. Vanno in giro come opere d’arte. La più alta conquista della civiltà. Si capisce che tanti giovanotti vogliano diventare donna. Una volta un giovane ambizioso voleva diventare un gentiluomo. Oggi vuol essere una signora”. Per scongiurare tutto questo Papa Francesco esalta il matrimonio come una conquista sacrosanta dove il “sesso” è il dono che Dio ha fatto all’umanità purché si accompagni con l’amore e non scada a semplice funzione, acquistando ogni giorno di più benemerenze sul fronte della fede. Senza l’amore, con il solo sesso si approda al “disamore ovvero alla trascendenza verso il basso” (titolo di un mio romanzo). La paura della vecchiaia, la presenza della morte, il senso dell’inutilità del tutto, la pena per il decadimento della bellezza fanno approdare, affievolendosi l’attrazione sessuale, i coniugi a una sorta di disperazione. E’ di questi tempi che molti donne e molti uomini, visibilmente, sono impauriti dall’affievolirsi della felicità dell’amore. E’ ciò che il Papa vuole scongiurare ricordandoci che il sesso è una virtù se scatta trascinando con sé la passione e l’ardore dei sentimenti. La Chiesa da questo momento è molto più comprensiva. Gesù non dice forse alla Maddalena: “Molto sarà perdonato a chi avrà molto amato”?

Maurizio Liverani