IL PARTO COME UNA TEMPESTA

Da giovedƬ 22 a domenica 25 febbraio 2018, presso il Teatro Studio Uno, va in scena in anteprima assoluta PARTO ā€“ Monologo di sola andata verso la maternitĆ  scritto, diretto e interpretato da Eva Gaudenzi. Tra i vincitori della rassegna Pillole #tuttoin12minuti del Teatro Studio Uno, lo spettacolo, prodotto dallā€™associazione culturaleĀ Pane e Parole, porta in scena il viaggio piĆ¹ rischioso, avventuroso e affascinante che una donna possa intraprendere.

Dopo anni di tentativi falliti, una coppia rinuncia definitivamente allā€™idea di avere un bambino finchĆ© un giorno, nel bel mezzo di una ritrovata spensieratezza, ecco piombare come un macigno un test di gravidanza fatto quasi per caso, tanto per togliersi il dubbio. Un test spietatamente positivo. Nel cuore della protagonista deflagra un sentimento dā€™angoscia misto a felicitĆ . Si parte, non cā€™ĆØ altra scelta.

Durante i fatidici nove mesi, frequenta il corso pre-parto con lā€™ostetrica ayurvedica, fa esercizi di respirazione diaframmatica e si convince (o meglio si fa convincere) che il parto puĆ² avvenire anche senza dolore: basta lasciarsi andare allā€™onda, respirare e cantare. I mesi passano velocemente, il feto cresce e il corpo cambia. Alla rottura delle acque ha inizio la grande avventura, un viaggio di sola andata verso mari sconosciuti.

Un monologo brillante, ispirato a unā€™esperienza personale che qui viene esasperata, giocata e portata allā€™estremo. Durante il travaglio, lā€™attrice si trasforma nel capitano di una nave in balia della tempesta, in lotta con il dolore, con lā€™onda e con lā€™ignoto che avanza. Il filo rosso che attraversa lā€™intera messa in scena ĆØ proprio questo irrefrenabile senso di avventura: lā€™inevitabile salto nel buio che se da un lato attrae, dallā€™altro un poā€™ spaventa.

La scena ĆØ completamente vuota, solo una sedia. Tuttā€™intorno, una serie di ambienti e personaggi che man mano prendono vita: lā€™ostetrica, il compagno, la gente, il personale medico. La Gaudenzi fugge da ogni realismo, anzi a volte si astrae dalla situazione per guardarsi da fuori e non prendersi mai troppo sul serio.

Al termine dello spettacolo, verrĆ  offerto al pubblico un piccolo assaggio dei finger preparati da Simona Coschignano, chef e sommelier di Pane e Parole.

Consulenza musicale:Stefano Switala

Disegno luci:Rocco Giordano

Foto Adele Talarico