FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
IL TARLO DELLA FEDE
Non è escluso che sia giunto il momento di liberare l’umanità, come ha fatto Leopardi, del soprannaturale. In sostanza, beati gli atei che non hanno la preoccupazione di finire nel noiosissimo regno dei cieli. Non si può ipotizzare che la Chiesa arrivi ad adottare la massima greca “La felicità sta nel non essere”, ma i greci cercavano di rendere più gradevole la vita annichilendola nel sogno; all’esistenza hanno sostituito la bellezza e l’ebbrezza. Quella che Schiller chiama “l’ingenuità greca” non è altro che la facoltà di far scomparire la vita e sognare. Tante rivelazioni sconvolgenti consentono a molti di comportarsi in malo modo. Anni fa il cattolico Vittorio Messori scrisse: “Ci basterebbe qualche buon vecchio parroco che riscoprisse che il suo dovere primario è metterci in mano e spiegarci il catechismo”.
Molti atei esortano i loro lettori a intendere la politica come una preghiera invocante un mondo migliore in una terra che da tempo lo insegue. Se un autore si attribuisce una missione non può essere, oggi, che quella di mostrare quanto sia stata illusoria la fiducia in un mondo nuovo e quanto fragile il sogno di cambiamento.
Da acuto psicologo, Palmiro Togliatti aveva capito che la povertà è un fatto “sovversivo” ed era riuscito a installare nell’alta borghesia la persuasione che il “non plus ultra” dello snob fosse professare idee di sinistra. Dai tempi del Migliore, il Pci ha giocato sullo snobismo dei ricchi sfruttando quel penoso senso di inferiorità da loro provato in presenza di “colui che sa”. Al momento del “redde rationen”, i ribelli facoltosi si affidano alla clemenza del regno dei cieli che prima avevano cercato di abbattere.
Rispettare la fede è, nonostante le incertezze, un modo per rassicurare i credenti che a loro non sarà mai tolta la parola. Nei piovaschi di ideologie che chi comanda il mondo riversa sull’umanità, il tenace assertore della fede è visto come un santo protettore della libertà. Politicamente la Russia di Putin cerca di attuare il disegno storico del comunismo, dividere e indebolire l’Occidente.
MAURIZIO LIVERANI