IMMAGINE INCOMPLETA: SIAMO ALLIEVI DI ANDREOTTI
di MAURIZIO LIVERANI
Il video, in queste ultime elezioni, si è schierato apertamente contro la Lega a favore della sinistra e con divagazioni verso il M5s. Non è la prima volta che il piccolo schermo si schiera. Il papa esorta a credere e ad amare, la televisione cerca di influenzarci politicamente. Si è passati dalla persuasione occulta a quella palese. Paradossalmente, questa intrusione ha favorito Matteo Salvini. L’ideologia dominante della Lega ha trionfato nelle città una volta rosse come Ferrara e Forlì. Le sue tesi, ridotte all’osso, sono quelle preferite dall’italiano comune. Cosa ci autorizza a sostenerlo? Semplicemente, la Lega ha tratto vantaggio dal declino del M5s, pilotato da un leader “caruccio” che ha il complesso di Giove. Gli avversari non sono riusciti a respingere la “corazzata” Salvini. Il sisma elettorale non c’è stato e tutto lascia credere che i diktat leghisti arriveranno presto a essere ascoltati e imposti. Per sbarragli la strada si cerca di far decollare come primo ministro assoluto Giuseppe Conte che in questi giorni ha assunto un atteggiamento da osservatore distaccato; si attiene alla regola di Giulio Andreotti il quale sosteneva che per far carriera e acquistare prestigio bisogna “lasciare dietro di sé un’immagine incompleta”.
La politica è un cadavere vivente che più si abbandona alle giostre truffaldine, con una grande smania di apparire esuberante e pregno di futuro, e più si avvicina alla tomba.
Vista dal di fuori, la politica sembra essere la terra promessa dell’infelicità e della cupezza. Quella dove la tristezza deve essere maggiormente presente.
La politica nel suo insieme amareggia la vita di tutti, intellettuali e non, con il suo compatimento verso chi non si adegua alle scelte conformiste.
Rifondare la politica va bene, ma mai rinunciare a cariche e incarichi.
La verità è che la politica italiana si fonda sull’oblio dei problemi seri.
Non si capisce come ancora un popolo emancipato, stanco di tante belle parole piene di nobiltà e di idealismo non si decida a rovesciare tutto.
Oggi, l’elettore più avveduto, che crede nel liberalismo, ha un solo leader.
MAURIZIO LIVERANI
(dai libri “IL REGISTA RISCHIA IL POSTO”, “AFORISMI SOSPETTI” e “LASSU’ SULLE MONTAGNE CON IL PRINCIPE DI GALLES” di Maurizio Liverani)