LA SCELTA DI FONDO

di Maurizio Liverani

Le esequie per le vittime del terremoto hanno agito da collante tra le varie fazioni politiche. Si è deciso che al funerale si presenteranno unite, in quanto italiane. Silvio Berlusconi si è anche detto disposto ad approvare i provvedimenti che il governo prenderà per la ricostruzione. Grazie a un sisma disastroso l’Italia sarà finalmente unita. L’emergenza nazionale fa questi miracoli; un cinico si augurerebbe che i terremoti si ripetessero con più frequenza. Gli italiani sono troppo intelligenti per dare ascolto a queste “bubbole”; più del cinquanta per cento non va a votare mentre i partiti non si decidono ancora a dare addio a una grande illusione. Ognuno di essi nasconde i propri mea culpa; la consegna è che le fazioni si guardino in cagnesco. L’unità d’Italia non c’è mai stata; un ideale che si è venuto corrompendo grazie all’interferenza della Chiesa, dei diktat della Russia di Stalin cui si è contrapposto soltanto il mondo occidentale. La storia del dopoguerra è una lenta discesa verso il baratro. Troppe intelligenze sono mancate all’appuntamento con la ragionevolezza. Oggi in nome di un rito funebre, i politici si accorgono di essere italiani; caratteristica di questi italiani è di combattersi per colpa di ideologie di latta. C’è sempre qualcuno smanioso di duellare all’interno degli stessi partiti. La logica conseguente della vera politica è puramente amministrativa ma il grande apparato dei partiti non lo consente. Fa cadere la buona amministrazione nel tranello dei furbi; la Corte dei Conti ha sentenziato che tutti i politici, come sosteneva Bettino Craxi, ricevono sovvenzioni dal capitale. Per non entrare in una convulsione che potrebbe portare a una ondata di qualunquismo, i politici trattengono la loro invadenza, la loro sete di potere. Ai giovani di cinquant’anni fa è stata lasciata in retaggio la libertà; per ingordigia, i politici politicanti lasciano ai giovani d’oggi la diatriba disgustosa destra e sinistra. Su questi rancori cinici profittatori con la fedina penale sporca hanno eretto le loro fortune. Con gran faccia tosta si presentano solidali a una sola manifestazione, frutto della loro azione politica: un funerale.

Maurizio Liverani