FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI
LA SOLITA ILLUSIONE
Prendiamo il toro per le corna e chiediamoci, davanti al marasma politico che è sotto gli occhi di tutti, cosa sta avvenendo. I partiti tradizionali sono diventati un collo di bottiglia che strangola il funzionamento della vita sociale. Con queste ultime elezioni l’italiano ha scoperto qualcosa di essenziale per la propria esistenza. Cioè questo: i partiti che hanno governato in questi ultimi anni hanno storicamente esaurito la propria forma di potere. E che gli elettori, o grandissima parte di loro, non sanno più cosa farsene di essi. La visione di una democrazia è contraddetta dalla visione di una grande industria impadronitasi delle leve statali attraverso partiti-vassalli. E’ mancata, al momento decisivo, la funzione costituzionale del capo dello Stato. Oggi, Sergio Mattarella cerca invano di dar luogo a un riassetto politico sopportabile, invitando alla saggezza i politici che nella fase elettorale hanno fatto ricorso a un fair-play che consentisse il silenzio sui loro misfatti, per poi riproporsi con gli stessi caratteri mostrati prima della chiamata alle urne. L’italiano dopo questa esperienza infelice ragiona così: nulla ci appartiene più, qui da noi; le nostre frontiere sono aperte, le nostre esigenze sono inascoltate da trasformisti di ogni setta, per i quali ciò che non è materiale, ciò che appartiene alla sfera della sopravvivenza dello spirito non esiste. I partiti sono ormai scollegati dalle loro idee, dal loro valore, dalla loro destinazione. “Il parlamentarismo – ha scritto Karl Kraus –è l’incasermamento della prostituzione politica”. Aveva ragione lo scrittore Ottiero Ottieri “emarginato” per aver scritto che i poteri forti esistono, restano sempre gli stessi e sono molto potenti. La politica nel suo insieme amareggia la vita di tutti, intellettuali e non, con il suo compatimento verso chi non si adegua alle scelte conformiste. Soltanto l’intellettuale anemico, il cineasta privo di talento ma di sinistra hanno bisogno della flebo dello Stato. Per queste ragioni c’era una gran voglia di regolare i conti con questi profittatori. Per ottenere l’interesse della stampa padronale basta proclamare la propria fede di sinistra che è rimasta imperante anche dopo le ultime elezioni, con grande disappunto dei cosiddetti condottieri della cultura di destra costretti a stare fuori dai ranghi. Partiti e padroni offrono agli italiani l’illusione di vivere in una democrazia. L’illusione che qualcosa sia cambiato.
MAURIZIO LIVERANI