LA SOVRANITA’ ? E’ PROPRIO LIMITATA…

FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI 

LA SOVRANITA’ ? E’ PROPRIO LIMITATA…
Il marasma politico che sta attraversando l’Italia ci fornisce la conferma che siamo un Paese a sovranità limitata. La “colpa” che ha messo in crisi quella che doveva apparire come una duratura alleanza è di Luigi Di Maio, reo di aver fatto visita al presidente della Cina. Questa visita, sostiene uno stratega di Trump (intervistato da “7” del Corriere della Sera), ha fatto andare su tutte le furie Donald facendo deviare le preferenze del presidente su Matteo Salvini. Questo rimprovero si è tradotto, sempre su indicazione di Trump, nella richiesta del voto anticipato da parte del leghista. Con questa visita, il leader del M5s ha fatto sorgere negli americani il sospetto che stesse trattando con una potenza con la quale non sono in buoni rapporti. Salvini, registrata questa ostilità di Washington verso Di Maio, ha deciso per la crisi. Per sopravvivere, un partito che ha ambizioni governative deve prima ricevere il benestare dagli Stati Uniti. La clamorosa divisione tra i due vice ministri ha facilitato il no e la richiesta di nuove elezioni da parte del leader leghista. La politica dell’Italia continua ad abbeverarsi a fonti statunitensi. Guai a non rispettare questa sottomissione. Gli italiani ne sono sempre stati consapevoli, ma non avrebbero mai sospettato che un piccolo “sgarbo” potesse provocare tutto questo trambusto. Adesso sappiamo che la nostra politica è cangiante a seconda degli umori della Casa Bianca. Così il ridicolo ne esce sano e salvo. I partiti non ammetteranno mai questa sudditanza che sa tanto di sovranità limitata. L’uomo chiave della situazione è, da qualche giorno, soltanto Matteo Salvini, bellicoso e aggressivo anche con il presidente del Consiglio. La vicenda andrà ad arricchire il cenacolo dei maldicenti.
——————————————
Se avremo ancora questi leader e questi opinionisti potremmo concludere con Calderón de la Barca quando dice: “Non c’è bisogno del traditore quando il tradimento è già avvenuto”.
L’immagine di un prelato ammanettato può essere l’icona metaforica di questa nostra Italia.
Il “grandangolo” per un’inchiesta su Roma corrotta dovrebbe partire almeno dagli anni in cui si installò in Campidoglio il primo sindaco del dopoguerra.
Come sapeva sbeffeggiare lui i grandi fasulli ideali della politica italiana c’è stato soltanto il creatore del “L’uomo qualunque”, il baritonale Guglielmo Giannini.
Luigi Pirandello sosteneva che gli italiani non avrebbero mai avuto una vera democrazia; nella prefazione de “Il piacere dell’onestà” rinviene in noi una propensione alla furfanteria.
MAURIZIO LIVERANI 

(Aforismi dai libri “SORDI RACCONTA ALBERTO”, “IL REGISTA RISCHIA IL POSTO”, “AFORISMI SOSPETTI” e “LASSU’ SULLE MONTAGNE CON IL PRINCIPE DI GALLES” di Maurizio Liverani)