L’ANIMO FEMMINILE CONTRO L’APOCALISSE

L’ANIMO FEMMINILE CONTRO L’APOCALISSE

In occasione del XXVII anniversario dalla tragedia di Chernobyl , Elena Arvigo interprete sensibile e intensa, attenta indagatrice dell’animo femminile, torna al Teatro Argot Studio di Roma, il 26 e 27 Aprile con I Monologhi dell’ Atomica da “Preghiera per Cernobyl” di Svetlana Aleksievich (premio Nobel per la letteratura 2015) e da “Racconti dell Atomica” di Kyoko Hayashi. Elena Arvigo, porta al centro la figura femminile come testimone di episodi tragici legati alla guerra e alla criminalità delle scelte umane. I due fatti all’origine dello spettacolo: Chernobyl e Hiroshima . Il 26 Aprile 1986 scoppia la centrale nucleare di Cernobyl , il 9 Agosto 1945 viene lanciata una bomba atomica su Nagasaki per accelerare la resa del Giappone : due capitoli oscuri ,due eventi che hanno segnato le coscienze e che qui vengono rievocati dalla Aleksievich (premio Nobel per la Letteratura 2015 )attraverso alcune testimonianze/monologhi tra le quali quella di Ljudmila Ignatenko, moglie di un vigile del fuoco , soldati , bambini e da Kyoko Hayashi , una scrittrice ma soprattutto una hibakusha, così si chiamano in Giappone i sopravvissuti alla bomba atomica. La ricostruzione in entrambi i racconti non è degli avvenimenti, ma dei sentimenti attraverso lo sguardo di queste donne testimoni e scrittrici, in un’ideale staffetta per coltivare la necessità della memoria. Il racconto di queste voci si concentra sulla dimensione umana della tragedia, sui sentimenti dei sopravvissuti, sulla storia profonda, interna, individuale di chi quegli avvenimenti li ha vissuti sulla propria pelle. Al centro dello spettacolo ci sono le persone. La Grande Storia è raccontata attraverso le piccole storie delle persone che l’hanno subita, le loro emozioni, i loro sentimenti, i loro drammi. Vite interrotte di uomini, donne e bambini, drasticamente mutate, quotidianità stravolta e distrutta. Il filosofo tedesco Günther Anders con la sua filosofia della discrepanza (Diskrepanzphilosophie), sulla scia dell’antropologia filosofica, cercò di descrivere la divergenza tra ciò che è diventato tecnicamente possibile (come la distruzione del mondo con le bombe atomiche) e ciò che la mente umana è in grado di immaginare, diventando un grande esponente del movimento anti-nucleare; proprio perché un traguardo dell’antropologia filosofica fu quello di notare come la differenza tra l’uomo e l’animale si ascriva nelle terrificanti capacità esclusive dell’uomo: l’uomo è l’unico animale in grado di distruggere la Terra. “I Monologhi dell’Atomica” fa parte di un progetto sulle donne e la guerra dal significativo titolo “Le Imperdonabili”: una serie di studi iniziato da Elena Arvigo nel 2013 su figure di donne, testimoni scomode mitiche e reali, legate dal filo rosso della guerra, donne imperdonabili perché, appunto, testimoni scomode della realtà che le circonda. Donne che scelgono di non tacere e resistere – resistere ed agire. L’atto giornalistico e l’atto poetico diventano così simbolo e testimonianza di una resistenza, prima di tutto, del pensiero.

al Teatro Argot Studio di Roma, il 26 e 27 Aprile 2023 – Via Natale del Grande 27 ROMA info@teatroargotstudio.com