L’ARGOMENTO DEL GIORNO

di Maurizio Liverani

Nel mondo del pensiero politico siamo arrivati al punto in cui Nietzsche invita l’umanità: “Annullarsi per rimettersi nell’avvenire”. Il politico somiglia sempre più a una marionetta, a un pietoso pagliaccio che fa tintinnare i suoi sonagli. Tutti i rappresentanti del popolo si riconoscono il diritto di contraddirsi. Per anni e anni abbiamo creduto in ideologie, convinti che contenessero la chiave di tutti i problemi; in questo miscuglio di stupidità, come lo chiama lo scomparso sociologo André Glucksmann. Non sono pochi quelli che sostengono essere i principi del fascismo più stupidi che menzogneri, quelli del post fascismo più menzogneri che stupidi, e infine più disonesti. I grandi teorici della politica hanno, direbbe un buontempone, esalato l’ultimo respiro; oppure sono ormai morti, ma non ancora sepolti, nel senso che non avviano alcun mutamento. Il sospetto che le chiacchiere politiche siano tutte segatura si avvicina a essere verità. Poiché è necessario vendere nuova mercanzia intellettuale si diffondono sempre più convegni sull’ateismo, sulla sessualità, sull’onanismo e, soprattutto, sull’omosessualità. Un attore con più Oscar dichiara con fierezza di essere gay. Questa rivelazione gli consente di proliferare idee per il resto dei suoi giorni. L’attore sembra aver scelto il momento adatto per porsi alla ribalta; fa capire che se non avesse rivelato questa sua predilezione, non più biasimata, ma dispensatrice di successo, sarebbe morto spiritualmente. Ora si sente moralmente libero. Nell’editoria e nei film si civetta con quella che un tempo venivano chiamate tare sessuali. Che delizia, per una sadica, scoprire il suo masochista! Finalmente si può dire che il grande poeta russo Majakovskij amava essere flagellato dalla donna cui era legato e farsi rinchiudere in uno sgabuzzino. In quelle condizioni indossava la veste karmica dell’anima. Non esiste, non è mai esistita la castità: uomini e donne, spesso soltanto nelle fantasie, offrono il loro corpo a personaggi immaginari. Per alcune sensibilità il solo pensiero della sodomia è musica divina ai propri orecchi. Liberatici di ogni moralismo si è a volte felici di non aver nulla a che fare con credi e principi e di non aver nulla a che fare con la cigolante macchina dell’umanità. Cosa siamo? A questo interrogativo molti rispondono: un enorme apparato fisiologico. Chi ha la pancia piena di morte ideologie è nemico della razza umana. Chi si offre a tutte le pulsioni corporali è un plenipotenziario degli spiriti liberi. Per raggiungere il centro vitale del nostro essere bisogna liberarsi dei moralisti, precisando che non si vuol far male a nessuno, ma che non si vuol essere sottomessi al flusso stagnane dei luoghi comuni. E’ valido tutto ciò che viene dal cratere sano della mente.

Maurizio Liverani