LE TRATTATIVE DI ROBERT HOSSEIN

FATEMELO DIRE
di MAURIZIO LIVERANI

LE TRATTATIVE DI ROBERT HOSSEIN

E’ stata appena registrata la morte, avvenuta il 31 dicembre, di Robert Hossein, attore e regista francese, noto per la serie di film “Angelica”. Lo ricordo quando dedicava tutte le sue energie nell’imporre  Marina Vlady (sposata nel ’55) nel cinema esaltandone le qualità fisiche. Voleva elevarla a mito come una Brigitte Bardot. La trattativa con i produttori si svolgeva in questo modo: “Apparizioni in succinto bikini sotto la pelliccia sfilabile davanti al plotone di esecuzione dei fotografi, novanta probabilità di fare scandalo … Tot più tot: va bene? Credetemi, il bikini  sotto la pelliccia è un colpo”. A Marina non chiedeva che di  essere una cosa di carne (così l’avrebbe definita il nostro Rosso di San Secondo) e, nel contempo, voleva  avvalorare la leggenda che la moglie fosse un’illustre svaporata, una graziosa e velenosa vamp. Marina apparteneva alla tribù Polakoff-Baidarof. I genitori erano una coppia di emigrati russi, approdati in Francia con i famosi Balletti di Mosca. Quando Hossein entrò a far parte di quella numerosa tribù sperimentò quello che vuol dire baccano; non riusciva a capire cosa dicessero perché tutti in famiglia parlavano russo, senza alcun riguardo per le sue orecchie francesi. Quando la coppia venne a Roma, l’attrice divenne una delle tre, quattro, dieci donne tra le quali si divide Casanova. Nel 1956, uno degli anni bui del cinema italiano, uscì il film dal titolo “Le avventure di Casanova”. Del film di Steno era interprete Marina Vlady, preda di Gabriele Ferzetti. Nel 1963, l’attrice, ormai separata da Hossein, era già pronta al declino professionale quando le venne offerto il ruolo principale in “Una storia moderna-l’ape regina” di Marco Ferreri. La sua bellezza, oltre alla sua bravura, le consentirono di espugnare la giuria di Cannes che le attribuì il premio per la migliore interpretazione femminile. Improvvisamente, Robert Hossein dovette riconoscere le qualità intellettuali e interpretative di Marina.
 
MAURIZIO LIVERANI