- di MAURIZIO LIVERANI
- L’EUROPA SCRICCHIOLA
- Per la maggior parte degli organi di stampa l’Italia è un enigma refrattario a qualsiasi soluzione. La classe politica italiana ricorda gli elettroni impazziti di Heisenberg; volere rinvenire nella sua condotta un fine, un significato sarebbe un errore di logica prima che una perdita di tempo. Certo, sarebbe assai bello vederla prendere partito per qualche cosa, nobile o ignobile che sia. Purtroppo, la marionetta ha preso il sopravvento sull’uomo nelle nostre consorterie politiche. C’è chi si strologa per trovare una soluzione alle divisioni interne al governo. Se fosse un uomo di spirito, potrebbe dire di sé con Bernard Show: “sono un predicatore vestito da saltimbanco”. Direte che questo non è il modo di vedere le vicende italiane, che questo è un modo qualunquistico di trattarle; la classe politica italiana è impettita e vuol far credere di essere intrisa di principi e di ideali. Gli italiani si sono accorti che dietro di essa c’è il nulla; che da tempo la convenzione, la routine” hanno svuotato questi beni di ideali e di principi di qualsiasi valore, di qualsiasi realtà; e che il deterioramento e l’usura si sono terribilmente accelerati. L’inconcludenza della nostra politica estera ci fa trovare soli. Scacco matto all’Europa unita nella quale, testardamente, siamo entrati. Il nostro continente si dimostra un castello di carte da gioco. il mito di Maastricht è sopraffatto dal mito del più forte e del più rozzo dei suoi ideali. I profeti dell’ideale europeo sono inascoltati. L’Italia conterà qualcosa sin quando ci saranno le basi americane nel territorio. La nostra democrazia ha nel suo dna il gene dell’autodistruzione. Gli alleati europei non sanno reagire perché non sanno rispettare l’uno il punto di vista degli altri. La Cancelliera tedesca fa il pesce in barile. L’Italia è sola, non gode neppure della sovranità limitata. Tutti fanno a gara nel mettere a nudo il bluff dell’Unione; dove gli indici economici non sono positivi, mentre quelli degli Sati Uniti lo sono ampiamente. Dopo la caduta del Muro, uno storico giapponese aveva previso “la fine della storia”; un altro esperto delle diagnosi precoci ha previsto la “notte delle ideologie”. La fine dell’UE è, probabilmente, alle porte. L’ipotesi più atroce è questa: il superamento della crisi internazionale si potrà avere soltanto con una guerra.
MAURIZIO LIVERANI