L’INIMITABILE VENDITORE DI MERITATI INSULTI

FATEMELO DIRE

di MAURIZIO LIVERANI

L’INIMITABILE VENDITORE DI MERITATI INSULTI

Cā€™ĆØ chi ha timore di vibrare fendenti contro i corrotti. Eā€™ encomiabile la riapparizione negli Stati Uniti di del famoso ā€œvenditore di insultiā€, cosƬ si dipingeva, Ambrose Bierce (v. foto), scrittore e giornalista nato nel 1842 nellā€™Ohio e morto nel 1914. In Italia ĆØ poco conosciuto nonostante sia stato pubblicato anni fa il suo ā€œDizionario del diavoloā€, ā€œunā€™opera eccentricaā€ come la definisce Guido Almansi nella prefazione. Bierce ĆØ uno dei grandi maestri della derisione della societĆ  dellā€™ottocento. Un testo che va letto in un Paese come il nostro dove i trombettieri morali non hanno la statura di Ennio Flaiano, di Mino Maccari, di Leo Longanesi. Alcuni suoi aforismi-insulti sono di una eccezionale attualitĆ . Per esempio:Ā Ā ā€œā€™Politicaā€™: ā€˜Modo di guadagnarsi la vita simile a quella dei settori piĆ¹ squallidi della delinquenza abituale. Conflitto di interessi mascherato da lotta fra opposte fazioni. Conduzione di affari pubblici per interessi privatiā€™ā€; ā€œā€™Politicoā€™: ā€˜(uomo politico). Anguilla che striscia nel fango su cui riposa la struttura dellā€™organizzazione statale. Quando si contorce, scambia i movimenti della sua coda per terremoti o minacce alla stabilitĆ  dellā€™edificio. In confronto allo statista, presenta il considerevole svantaggio di essere vivoā€™ā€; ā€œā€™Ultimatumā€™: ā€˜In diplomazia, ĆØ lā€™ultima richiesta prima di passare alle concessioniā€™ā€. Bierce getta una luce su una realtĆ  che nessun intellettuale politicizzato ha il coraggio di irridere.
MAURIZIO LIVERANI